TAV. Amato (Alternativa Libera): "No al tunnel, si al tracciato di superficie, con le risorse risparmiate al trasporto dei pendolari e anche alla mancante sala di attesa a S.M.Novella"
Questo è l’intervento della consigliera di Alternativa Libera, Miriam Amato.
“Signor sindaco, ma lei a Roma cosa ci è andato a fare? 10 domande rimaste senza risposta e per cui avrebbe dovuto ricevere dei documenti, che non è neanche riuscito ad ottenere. Inoltre ha ribadito che loro sono stati sempre per la centralità di S. M. Novella, che probabilmente davanti a 80 milioni di compensazione è passata in secondo piano. L'impressione è che si parla dei pendolari, ma nessuno si sia in realtà relazionato con gli stessi, infatti ad oggi a S. M. Novella manca una sala d'attesa, cosa che proporrò con uno dei miei ordini del giorno. Intanto si continua a parlare di tunnel senza valutare gli impatti delle subsidenze, dello scavo con una sola fresa delle terre di scavo e altri danni enormi che temiamo che rimarranno in secondo piano, visto che ora si riprende a parlare di oneri e opere di compensazione.
Lo ho già detto e lo ribadisco: è una follia la riconferma del tunnel si spenderebbero centinaia di milioni per poche Frecce, che oggi percorrono la tratta Campo di Marte - Rifredi, quando l'accordo Regione-RFI dell'aprile scorso (che molti sembrano ignorare) prevede già il quadruplicamento degli attuali binari di superficie fra Statuto e Rifredi, favorendo così l'incremento dei collegamenti sia per treni AV che per Regionali fra Campo di Marte e Rifredi.
Sono d'accordo sulla centralità della stazione S. M. Novella che con la progettata stazione Foster non lo sarebbe più stata. S. M. Novella è fondamentale per pendolari, turisti e viaggiatori in genere, per i treni Alta Velocità come per i Regionali. Quindi si abbandoni definitivamente la Foster che dovrà avere altra destinazione e uso, da verificare con un percorso e una progettazione partecipata, e Ferrovie devono bloccare quanto prima gli attuali lavori, se vuole evitare altri costi inutili.
Non esiste il problema che Firenze perda l'Alta Velocità, che già esiste dal 2009, con un tracciato di superficie, e sono molto d'accordo sulla centralità del trasporto regionale, ma come fanno a non sapere riguardo alla separazione dei binari dei treni fra Alta Velocità e Regionali, chela separazione tra i “flussi” esiste già da S. M. Novella verso Prato, perché anni fa fu costruito lo Scavalco di Rifredi, e anche senza tunnel la Regione e RFI si sono già accordate per incrementare progressivamente i treni regionali nella direzione nord-ovest.
Non esiste separazione dei binari e viene dunque ritenuto che il problema, “il vero collo di bottiglia” per la Tav, come ha detto l’ad Mazzoncini all’ultimo incontro sia non Firenze ma la Direttissima. Ovvero il problema è da Firenze-Rovezzano verso il Valdarno aretino, una tratta “promiscua”, che migliaia di pendolari valdarnesi conoscono benissimo per i cosiddetti “inchini” dei treni regionali alle Frecce. E il fatto nasce perché RFI preferisce dare sempre la precedenza alle Frecce, anche quando i treni regionali sono puntuali.
In sintesi si potrebbe azzardare che con l’arrivo del nuovo sistema di segnalamento e gli interventi infrastrutturali con l’incremento dei treni regionali già previsti dall’accordo Regione-RFI, il nodo fiorentino potrebbe fare a meno di qualsiasi tunnel, grande o mini che sia.
Quindi con la cancellazione definitiva della stazione Foster ma anche del tunnel Tav (è fattibile un accordo RFI-Condotte sulle penali), le risorse risparmiate da Ferrovie potrebbero essere reinvestite nel trasporto ferroviario fiorentino e regionale,
Anche lei Sindaco ha detto che "i soldi risparmiati facendo solo il tunnel siano investiti sulla città". Se si pensa chein questi anni Firenze ha preso da RFI 28 milioni di euro (degli 80 previsti con l'ultimo Accordo del 2011), per compensazione ambientale della Tav, senza che il cantiere di Campo di Marte fosse partito, sembra prioritario per tutti i sindaci coinvolti partecipare alla spartizione della torta delle risorse finanziarie risparmiate, piuttosto che rispondere in concreto a pendolari.
Insisto sull'approfondimento della tratta di superficie dell'Alta Velocità da parte del Consiglio Comunale e rinnovo la richiesta, già fatta insieme ad alti colleghi di opposizione, della convocazione e dell'audizione in Commissione Trasporti del Comitato No Tunnel Tav e del gruppo di tecnici e docenti della Facoltà di Architettura che ha svolto studi sul nodo fiorentino dell'Alta Velocità., che hanno già ampiamente dimostrato una competenza e una conoscenza sul tema che ad oggi non riesco a vedere in altri.
Ma è importante che l’amministrazione comunale fiorentina, la Regione e i sindaci della Piana chiariscano quale sviluppo del servizio ferroviario metropolitano vogliono, perché altrimenti sarà Ferrovie a deciderlo secondo la propria convenienza. Cosa che sta già avvenendo”. (s.spa.)