Scaletti: "Mc Donald's: vogliamo risposte chiare"
Questo l’intervento della consigliera Cristina Scaletti (La Firenze Viva)
“Si spazientisce l'Assessore Bettarini. E ne avrà anche i suoi buoni motivi, ma ciò non basta a giustificare il suo tentativo di glissare le domande che gli vengono poste (dalla sottoscritta) in Consiglio Comunale. Partiamo dai fatti.
Nei giorni scorsi, Mc Donald’s ha presentato un ricorso (con una pesante richiesta di risarcimento) rispetto alla (giusta) decisione del Comune di Firenze di negare l’apertura di un ulteriore fast food nella centralissima Piazza del Duomo.
A chi vuol sapere come sta esattamente la questione, ripeto, l’Assessore non risponde e manifesta tutto il suo (comprensibile?) nervosismo per una questione che rischia di mettere seriamente in difficoltà l’Amministrazione Comunale. Ma non gli è consentito di non rispondere, in quanto le domande sono rivolte nell’interesse di tutta la città che, al pari nostro, ha diritto di sapere. Nello specifico abbiamo chiesto di sapere e di capire se il Sindaco Nardella - quando affermò pubblicamente che non ci sarebbe stata l’apertura di un nuovo punto vendita Mc Donald’s nel centro di Firenze - avesse prima verificato anche la percorribilità giuridica di quel diniego, in questi tempi di selvaggia liberalizzazione e deregolamentazione. Era sufficiente il regolamento Unesco approvato dal Comune di Firenze per far dire al sindaco e poi alla Commissione di merito che quell'esercizio commerciale non era compatibile con l'identità fiorentina? E’ antipatico citare sé stessi, ma chi scrive lo disse fin da subito che nel caso specifico sarebbe stata necessaria una legge nazionale in grado di dare ai Sindaci la possibilità, in aree di particolare valore in termini di patrimonio artistico, come quelle Unesco, di decidere le aperture di nuove attività, in deroga alle leggi di liberalizzazioni sul commercio. Quella legge all'epoca non c'era. Oggi si dice che il Decreto Ministeriale Scia 2 (Segnalazione certificata d’inizio attività) sia nella fase conclusiva del suo iter parlamentare (e i rumors sussurrano un'accelerazione di queste ore, dopo il ricorso del colosso americano), ma potrà avere forza retroattiva? Quante possibilità avrà il Comune di vincere il ricorso? Si era tutelato il Sindaco prima di negare l'apertura di Mc Donald’s? A quanto ammonta la richiesta danni che a leggere i quotidiani comprende anche un danno d’immagine oltre che commerciale all'intera catena, nonché un risarcimento per presunti toni offensivi utilizzati dal sindaco? L'Assessore Bettarini, anziché spazientirsi, deve rispondere nel merito, perché la questione è tutt'altro che banale e la città ha il diritto di sapere e non merita di pagare eventuali errori dei suoi propri amministratori”. (fdr)