La Conferenza Nazionale sulla disabilità svoltasi a Firenze
“Si è tenuta a Firenze la V conferenza nazionale sulle politiche della disabilità con l’intento di favorire una discussione atta a continuare le buone prassi, a validare nuove metodologie e nuovi strumenti per migliorare le criticità, che non sono poche, nel mondo della disabilità.
E' stato un confronto – ha sottolineato nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano – aspro, a volte polemico, ma che ha visto una grande partecipazione ed ha favorito un'analisi su quelli che possono essere gli scenari futuri.
Ricordo che con i fatti, su questo tema, il governo ha varato una legge storica per il nostro paese, il "Dopo di Noi" che ha introdotto il concetto della necessità di continuare a preoccuparsi di queste persone anche nel momento in cui coloro che gli stanno accanto (genitori o parenti più stretti) non ci saranno più. Legge non priva di punti migliorabili e, penso in particolare, alle tutele. Ecco perché sarà necessario fare attenzione ai percorsi di questa legge che ribadisce il sostegno e l’assistenza per coloro che hanno disabilità gravi, che rafforza quel diritto di uguaglianza e l’integrazione di soggetti diversi per fragilità o deficit di natura fisica o intellettiva.
Tanti temi da discutere e sui quali dovremo non soltanto confrontarci, ma anche impegnarci. Sulla valorizzazione dell’autonomia delle persone, sul loro tempo libero, sull'inclusione lavorativa, sul facilitare le forme di aggregazione e socializzazione, sulla possibilità di fare attività motorie e sportive: tutti tasselli fondamentali per la crescita e la vita sociale dei diversamente abili.
Questo governo non si è occupato solo del “Dopo di noi”, questo governo ha voluto essere presente non solo fisicamente con l’intervento del presidente del Consiglio nella giornata conclusiva, ma con altri atti altrettanto concreti quali quelli inerenti al problema degli affetti da autismo, oggi incluso nei LEA (livelli essenziali di assistenza) pari a tante altre malattie considerate gravi.
Atti rivolti ad una reale ed effettiva integrazione nella società di queste categorie finanziando progetti con adeguate risorse; ma dovremo ulteriormente finanziare la ricerca per alcune malattie invalidanti e di cui proprio ieri si è celebrato la giornata nazionale a sostegno della SLA.
E' solo da pochi giorni che sono terminate le paralimpiadi - conclude il presidente Armentano - dove atleti con volti e storie alle spalle e drammi che non lasciano apparire, hanno contribuito a diffondere un'idea diversa della disabilità. 39 medaglie capaci di emozionarci e offrici grandi prestazioni atletiche e tantissime altre storie di eguale valore. I loro volti, le loro gioie hanno arricchito le nostre famiglie. Non dimentichiamoli. E proviamo ad immaginare un giorno di poter assistere alla giornata inaugurale delle Olimpiadi e di ammirare atleti abili e diversamente abili sfilare insieme, magari a Roma 2024”. (s.spa.)