Amato (Alternativa Libera): "Piazza San Marco e piazza Stazione sfregiate. Quali i motivi reali dell'abbattimento degli alberi?"

"Taglio indiscriminato di alberi. L'amministrazione spieghi i veri motivi"

Di seguito la comunicazione in Consiglio comunale di Miriam Amato (Alternativa Libera)

Piazza San Marco e piazza Stazione sono diventate squallide e tristi dopo il taglio di tutti gli alberi, così come viale Corsica e Guidoni, e la responsabilità politica è del sindaco Nardella e dell'assessora Bettini, che devono spiegare ai fiorentini i motivi degli abbattimenti e quante altre centinaia di alberi intendono tagliare nei prossimi mesi e anni.
Le motivazioni del sindaco e dell'assessore avranno convinto qualche giornalista, ma non i tantissimi fiorentini, sorpresi e increduli, al ritorno dalle ferie, di fronte ai blitz e agli scempi di alberi effettuati dall'amministrazione comunale. L'Amministrazione ha confuso i criteri sulla salute e stabilità degli alberi con quelli della sicurezza dei cittadini. Infatti on si parla di abbattere "solo" 282 alberi di queste settimane: possono diventare numerose centinaia gli alberi da tagliare nei progetti dei prossimi mesi. Migliaia nel giro di un anno.
Ho presentato finora 16 interrogazioni sui tagli degli alberi, in particolare di piazza Stazione e S. Marco e di viale Corsica, su cui ho chiesto quali siano stati i lavori stradali che hanno compromesso le radici degli ippocastani, come si allude nella relazione tecnica del progetto del Comune. Così come ho chiesto spiegazioni sul perché viene autorizzata la discrezionalità delle ditte appaltanti sulla scelta della provenienza delle forniture del materiale vivaistico per le sostituzioni degli alberi, e perché il legname tagliato sia di competenza delle imprese appaltanti per lo smaltimento o il riciclaggio.
Ma soprattutto: Sono da abbattere tutti gli alberi che secondo la VTA sono in classe C e sono collocati in strade o piazze con passaggio di pedoni e traffico di automobili? Questa è la principale domanda, a cui ho chiesto di rispondere sia al sindaco che all’assessora. Se la risposta è affermativa allora secondo questi criteri l’amministrazione deve radere al suolo tutti i viali e le maggiori piazze di Firenze e, non caso, in una interrogazione ho chiesto di sapere quanti sono gli alberi in classe C in città.
Fino a qualche mese fa la procedura adottata dall'Amministrazione prevedeva che la sostituzione con abbattimento solo per le piante, che a seguito del metodo VTA fossero state collocate in “classe di stabilità” D, e che tra la classe C (propensione al cedimento “moderata”) e la classe D (propensione al cedimento ''estrema'') intercorresse anche una classe C-D (propensione “elevata”). Lo aveva assicurato la stessa assessora all'ambiente in Consiglio Comunale il 30 maggio 2014, dopo la tragica morte di due persone per il crollo di un albero alle Cascine: gli alberi in classe D devono essere sostituiti, mentre per gli alberi in classe C, secondo l'assessora, “si rende necessario un controllo strumentale periodico nei punti critici individuati e le tempistiche di ricontrollo possono variare a seconda della tipologia del danno, della specie e della posizione dell'albero”. Per quelli in classe C/D con gravi difetti “l'abbattimento può essere evitato intervenendo con opportune operazioni finalizzate alla messa in sicurezza degli stessi (con riduzione della chioma, consolidamento, ecc.) con controllo strumentale a scadenza annuale”.
In sintesi, secondo l'assessora, l'abbattimento degli alberi era solo l'ultima spiaggia, solo per gli alberi in classe D. Ma adesso è subentrata la componente “sicurezza”, ovviamente senza precisarne ne criteri, ne procedure adottate. Il sindaco ha scritto su facebook che se un albero è vecchio, può ammalarsi e può perdere la stabilità in un luogo dove passano tante persone, è necessario tagliarlo, perché va garantita la sicurezza. Allora si dovrebbero tagliare tutti gli alberi "con propensione al cedimento" in classe C, cioè radere al suolo i parchi e i giardini, dove passano le persone, come i viali e le piazze dove ci sono migliaia e migliaia di alberi in classe C. E' questo il prossimo futuro che attende Firenze? Le cause potrebbero essere ascrivibili alla mancata programmazione nella gestione del verde pubblico? (s.spa.)