Il PD perde la maschera e si arrampica agli specchi
“La Presidenza del Consiglio – precisa la consigliera Miriam Amato – aveva rifiutato una commissione straordinaria inerente un altro argomento e non la commissione che riguardava l'audizione dell'Imam.
Ho tutte le mail che lo attestano, quindi Bassi cerchi un'altra scusa per giustificare un atteggiamento inaccettabile che manca di rispetto ad un'intera comunità.
Dopo aver comunicato l'audizione dell'Imam in commissione la Presidente del Consiglio ha fatto contattare la segreteria della commissione per chiedere il ritiro della convocazione, senza motivazioni aggiuntive, ed in sede di capigruppo è stato tirato fuori che andava sospesa la commissione Affari istituzionali per la mancanza di proporzionalità, circa la quantità di consiglieri fra opposizione e maggioranza cosa che, in realtà, manca nella maggioranza delle commissioni e che quindi avrebbe comportato la sospensione di tutte le altre; questo li ha fatti desistere.
A loro non rimaneche arrampicarsi sugli specchi. Per me è un orgoglio essere sfiduciata da chi ha provato a dettare legge con forzature di ogni tipo, visto che Democrazia e Rispetto sono cose che vanno aldilà della dicitura del simbolo.
I rapporti in commissione si sono nettamente inclinati – racconta Miriam Amato – dal momento che ho proposto di fare il regolamento sulla Partecipazione ed è chiaro che il Partito Democratico questo regolamento lo vive come un pericolo che mina la democrazia rappresentativa, cosa che ha raggiunto il culmine con il coinvolgimento dell'Imam.
Di una cosa sono molto contenta – conclude la presidente della commissione Affari Istituzionali –che il PD ha per un attimo perso la maschera sia nei confronti della comunità islamica che per il resto della cittadinanza in merito alla partecipazione”. (s.spa.)