Trasporto pubblico, Amato (AL): "Proventi dalle licenze dei taxi elettrici utilizzati per Ataf e non per le colonnine di ricarica veloci"
“Continuiamo a finanziare un servizio privato come Ataf con soldi pubblici”. Lo afferma Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, che aggiunge: “Già un anno fa era stato stanziato 600 mila euro insieme alla Città Metropolitana ed ero riuscita a vincolarli con una mozione in cui chiedeva di assumere personale, 45 autisti. Adesso – continua Amato – verranno stanziati altri 400 mila euro oltre ai 600 mila già accordati: si continua a finanziare un servizio zoppicante che non garantisce néutenti e né lavoratori”. “Ora utilizziamo i proventi dalle licenze dei taxi elettrici per Ataf – sottolinea la consigliera – mentre lo slogan dei taxi elettrici svela che dopo aver incassato risorse nulla è stato fatto per creare un'infrastruttura sufficiente: abbiamo solo colonnine a ricarica lenta e quindi non adeguate per un servizio di trasporto pubblico come i taxi elettrici, e le uniche due veloci funzionano poco e male. Così fra uno slogan e l'altro anche per il bike sharing – conclude Amato – sarà un'altra carta che la maggioranza userà in campagna elettorale”. (s.spa.)