Bilancio 2016, Grassi: "Gli artifici contabili del mandato Renzi emergono tutti. Sarebbe compito dell'assessore Perra denunciarne gli effetti, ma preferisce coprire politicamente ogni malefatta"

"Eliminate oggi somme iscritte ieri per errore o per ripianare i buchi di bilancio?"

“Un bilancio in ottima salute quello presentato oggi. Ma non è così. L'amministrazione è tutta impegnata a far spender meno, a nascondere con artifici di bilancio l'eredità del passato e a non dare un futuro migliore a Firenze”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta i dati presentati oggi. E spiega: “Dico questo perché prima ci si scagliava contro il patto di stabilità, che per troppi anni ha ingessato il bilancio, e una volta rimosso l'ostacolo adesso ci sentiamo dire che il problema è l'obbligo di accantonamento di fondi per coprire i possibili mancati incassi”.
“Siamo solidali con chi si trova a dover gestire un bilancio, che dopo anni in cui la parte corrente delle entrate – continua il capogruppo – quella che finanzia le spese per i servizi ai cittadini, era stata riempita di artifici contabili, e ora si ritrova a fare pulizia di cifre inesigibili e costretta per il futuro ad accantonare risorse nei bilanci per sicurezza. Si tratta di tanti, troppi residui attivi e passivi che vengono stralciati. Un esempio per tutti è la radiazione da 10.5 milioni delle multe che si sarebbero dovute incassare nel 2009 e che ancora oggi non sono state pagate, oppure i 3.8 milioni della Cosap del 2015 che viene fatta passare come errore quando invece sono soldi iscritti per far quadrare i conti sulla carta e riuscire a salvare la faccia alla politica”.
Il consigliere dell'opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio aggiunge: “Non era difficile capire nel 2009, che senza i vigilini per le strade, non si sarebbero potute fare le stesse multe dell'anno precedente o che senza nuova autorizzazioni d'occupazione del suolo pubblico si potesse avere un aumento di quasi 4 milioni”.
“E come si può fare se le entrate sono sempre in diminuzione? L'unica soluzione – precisa Grassi - è risparmiare sui servizi alla cittadinanza. E che in parole semplici non sono altro che tagli e riduzioni che si scagliano sulla vita dei fiorentini. Così non va proprio. E le parole dell'assessore Perra sulla riscossione coattiva purtroppo non sono allineate con quanto sta accadendo. Presto verranno a galla i problemi dovuti al pessimo meccanismo dell'amministrazione comunale, che incassa poco o nulla dagli evasori veri e propri, a cui rischia di mandare in prescrizione grosse cifre, mentre rincorre con solleciti e ingiunzioni chi cerca di scappare o chi ha problemi a pagare”.
“Sia chiaro che con maggiori fondi gli ambiti in cui aumentare l'investimento economico nei servizi alla cittadinanza non mancherebbero. Ad esempio – conclude Grassi - nel 2016 abbiamo raschiato il barile dei fondi del sociale pur di rispondere ai bisogni degli stranieri minori non accompagnati, sacrificando le risorse per i minori, gli anziani e le famiglie in difficoltà. Per non parlare di cultura e ambiente, di nuove opere e di manutenzioni, così come ci vorrebbero almeno 20 milioni per mettere in sicurezza il patrimonio degli alloggi popolari sul territorio comunale. È chiaro che le risorse se disponibili servirebbero per migliorare la vivibilità e ampliare i servizi alla cittadinanza”. (fdr)