Campagne vaccinali tra dubbi e risultati. Nicola Armentano (Presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali): "Lasciamo il dibattito agli scienziati"

“Come ogni intervento di prevenzione le vaccinazioni agiscano su soggetti sani affinché non si ammalino”. Il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Nicola Armentano è intervenuto, con una comunicazione sulle campagne vaccinali, in Consiglio comunale. “Gli effetti dei vaccini sono silenti perché impediscono che si manifesti un rischio. E' un atto di responsabilità rispetto alla propria salute, da maturare a partire da informazioni corrette e trasparenti. Ciò – aggiunge il presidente Armentano – rende importante e giusto fare comunicazione e fornire tutto quanto possa servire per una corretta visione del problema ma anche con trasmissioni televisive che non creino equivoci. La storia scientifica ci ha fornito rassicurazioni sull'efficacia dello strumento. Oggi siamo considerati come Paese, secondo l'Oms, meta pericolosa a causa del morbillo oggi in netto aumento a causa di una drastica diminuzione dei soggetti che si vaccinano. L'Italia è diventata una meta pericolosa a causa del morbillo. La colpa è del drammatico aumento dei contagi. Nei primi mesi del 2017 sono stati registrati molti più casi di morbillo di quelli segnalati in tutto il 2016. Sono già stati registrati 1473 casi a fronte degli 886 registrati in tutti i 12 mesi dell'anno precedente. Un preoccupante aumento del 230 per cento, rispetto ai 220 casi registrati lo scorso anno nello stesso periodo. Siamo diventati una meta a rischio e l'Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice che siamo scesi sotto la soglia della “immunità di gregge. Occorre invertire la tendenza. Lasciamo il dibattito agli scienziati. Sui vaccini – prosegue il presidente Nicola Armentano – non deve esserci un derby tra chi è a favore e chi è contrario, non si può trasformare tutto in un ring o in una tribuna politica. E' normale trovarsi avversari all'interno di un dibattito ma, almeno sui vaccini, facciamo parlare gli esperti altrimenti facciamo come succede alla vigilia dei Mondiali di calcio quando diventiamo 60 milioni di commissari tecnici. Qui stiamo parlando di salute e, con tutto il rispetto per lo sport e per il calcio credo che il paragone, in questo caso, non può reggere assolutamente”. (s.spa.)