Sicurezza, Amato (AL): "Non sono garantiti servizi minimi di trasporto pubblico notturno per agevolare le donne"

Presentato question time per lunedì: "Cosa è stato fatto e cosa farà il sindaco perché le donne si muovano in sicurezza di notte?"

“Cosa è stato già fatto per potenziare il trasporto pubblico notturno, agevolando le donne, e quali nuove iniziative verranno realizzate?" E' la domanda di Miriam Amato, consigliera di Alternativa Libera, che ha presentato un question time per il Consiglio di lunedì, dopo l'aggressione a una ragazza nella notte tra il 21 e il 22 febbraio in via Baracca: “il sindaco ha dichiarato di essersi messo a disposizione per molte cose, dal potenziamento dei bus notturni, a formule agevolate dei taxi fino a corsi di autodifesa per le donne: peccato che poco di tutto ciò si sia visto in città - accusa Amato - per questo ho presentato un question time per chiedere nello specifico cosa è stato fatto e cosa si intende fare, ricordando pure che in Consiglio è stata recentemente bocciata una mia mozione che chiedeva l’uso gratuito del servizio di car sharing per le donne, dalle ore 1 di notte alle 6 di mattina, per tutte le 600 auto in dotazione dei tre operatori presenti in città”.
“Chiunque conosce le tariffe esose dei taxi soprattutto nelle ore notturne - sottolinea la consigliera- così come la mancanza di autobus: la linea notturna a chiamata di Ataf stacca l'ultima corsa alle due di notte. Anche la tramvia finisce a mezzanotte e mezzo in settimana e alle due nel weekend - prosegue Amato - le tariffe rosa, con lo sconto limitato solo al dieci per cento per chi di notte viaggia sola, valgono dalle 21 fino alle 2, mentre per il car sharing le donne possono usare gratis le auto di Share'ngo dalle 1 alle 6 di mattina, ma i mezzi sono in numero limitato e non si trovano ovunque” ricorda la consigliera comunale di Alternativa Libera.
“E' evidente come tutto ciò sia insufficiente e inadeguato. E' comprensibile che organizzare un servizio di trasporto pubblico notturno efficiente sia difficoltoso e anche costoso, ma attualmente – conclude Amato - poco è stato fatto per garantire servizi minimi e ciò è inaccettabile”. (fdr)