Invecchiamento popolazione attiva. Stefania Collesei (PD): "Occorre riflettere da un lato come creare lavoro per i giovani, dall'altro a pensare ad un nuovo modello di stato sociale"

“In Italia gli occupati sono sempre più vecchi. La disoccupazione giovanile, secondo i dati Istat di dicembre, è salita al 40,1%. Questi dati – ha sottolineato nel corso del Consiglio comunale la consigliera PD Stefania Collesei – preoccupano la politica e gli amministratori che devono orientare la propria azione. Negli ultimi 25 anni l’età media degli occupati in Italia è salita da 38 anni a quasi 44. Tra gli insegnanti l’età media è addirittura di 51 anni. Dal mercato del lavoro sono scomparse 3,6 milioni di persone con meno di 35 anni. Persone in carne ed ossa che non partecipano al processo produttivo e vedono quindi incerto il realizzarsi il proprio progetto di vita. I lavoratori con età compresa fra i 55 e i 64 anni sono raddoppiati, passando da 2 a 4 milioni. Secondo il Fondo monetario internazionale nel 2020 il 20% degli occupati italiani sarà proprio in questa fascia di età (55-64) e cinque anni più tardi la quota arriverà a sfiorare il 25%. Sempre secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale – prosegue la consigliera Collesei – pubblicato lo scorso dicembre mostra che l’Italia, con la Grecia, è il Paese in cui l’invecchiamento della popolazione attiva fa calare maggiormente la produttività, erodendo ogni anno circa lo 0,2% dalla capacità di far crescere il valore generato in un’ora di lavoro. Insomma, questa è un’emergenza che ci impone di ricominciare a riflettere da un lato come creare lavoro per i giovani, dall’altro a pensare ad un nuovo modello di stato sociale. E’ evidente – conclude la consigliera PD Collesei – che, anche come amministratori è importante invertire questa tendenza. Anche il nostro ufficio statistico ci può dare una mano a leggere questi dati che sono un’emergenza nella politica amministrativa attuale”. (s.spa.)