Il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli e il presidente della Commissione ambiente del Quartiere 5 Filippo Ferraro rispondono al Movimento 5 Stelle
La linea adottata dal Consiglio di Quartiere 5 sulla creazione del bagno pubblico nel nuovo giardino “Officine Galileo” è la stessa usata per altre situazioni: seria e responsabile.
Infatti la mozione, istruita in Commissione ambiente, ha avuto un parere tecnico sostanzialmente negativo vista la struttura del giardino il quale è stato necessariamente realizzato per oltre il 70% della superficie utile inserendo a meno di 1,50 metri di profondità una membrana (cosiddetta “capping”) necessaria ad isolare le acque di falda dalle acque meteoriche: installare un bagno in questa situazione significherebbe manomettere la membrana, il che è impossibile; ancora nella restante area sono stati messi a dimora alcuni alberi che non ci pare che sia il caso di spostare. In più trattasi di un giardino urbano che è a servizio della residenza, prossima al giardino stesso, per cui l’esigenza specifica non dovrebbe essere così impellente. Inoltre, proseguono Balli e Ferraro, al di là delle polemiche strumentali la realizzazione del giardino è il primo passo fatto da questa amministrazione all’interno della trasformazione dell’area. Nelle fasi successive del piano di recupero sarà possibile trovare le opportune soluzioni tecniche per dare una risposta alla questione posta dalla mozione.
La richiesta del Movimento 5 Stelle è risultata pertanto inammissibile e ora troviamo la reazione, anche stupefacente: “nelle numerose riunioni della Commissione Ambiente del Q5 in cui si è parlato del giardino dell’ex-Meccanotessile – dichiarano in conclusione Balli e Ferraro – non è arrivata nessuna proposta di questo tipo, e ciò non è neanche avvenuto quando la stessa Commissione si è riunita nel giardino stesso a lavori in corso”. (s.spa.)