Saranno potenziate le attività di protezione civile: approvato dal Consiglio comunale un ordine del giorno
Estendere l'attività di protezione civile, oltre al piano di emergenza per l'Arno, anche agli altri fattori di rischio presenti sul territorio comunale con priorità per il rischio di esondazione da parte degli altri corsi d'acqua come Greve, Mugnone e Terzolle. Promuovere il massimo coinvolgimento di tutte le associazioni fiorentine regolarmente iscritte nel registro regionale del volontariato della provincia. Modificare le modalità di impiego dei giovani che svolgono in comune il servizio civile per aumentare il numero di quelli stabilmente destinati alle attività di protezione civile. Reperire quanto prima le risorse per completare il sistema informativo per la gestione dell'emergenza, necessario per la gestione del «Piano Comunale di emergenza per rischio idraulico del fiume Arno». Sono alcuni degli impegni previsti da un ordine del giorno approvato oggi pomeriggio dal Consiglio comunale.Il documento, predisposto dalla VI Commissione Consiliare, è stato approvato insieme al nuovo schema-tipo di convenzione con le associazioni di volontariato di protezione civile - su cui i consiglieri Lavinia Balata Orsatti (PPI), Antongiulio Barbaro e Gregorio Malavolti dei DS avevano proposto numerose modifiche, in larga parte recepite della giunta - e fa seguito all'approvazione del Piano di emergenza per l'esondazione dell'Arno approvato nel Consiglio comunale il 15 maggio scorso.«Il dibattito su questo argomento - ha commentato Antongiulio Barbaro - ha consentito di individuare le modalità per rilanciare e potenziare l'attività di protezione civile nel nostro Comune, in particolare attuando iniziative di prevenzione e informazione dei cittadini, peraltro previste dal Piano di emergenza per l'Arno approvato il 15 maggio scorso. Ritengo che si debba andare avanti con il più ampio coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni, tenuto conto che in seguito al processo di riforma in atto (ai Comuni sono stati affidati ulteriori compiti in materia di protezione civile, in particolare nel settore della pianificazione per la gestione delle emergenze, della prevenzione, del coinvolgimento del volontariato."«Il lavoro svolto in commissione, comprensivo di due audizioni delle Associazioni di volontariato e della visita del Centro Comunale di Protezione Civile, situato all'Olmatello - ha concluso Barbaro - ha inoltre consentito di migliorare il testo dello schema di convenzione da sottoporre a tutte le Associazioni del volontariato di Protezione Civile attive nel nostro territorio, nell'ottica di un rapporto il più possibile trasparente e partecipato tra Comune e Associazioni». (fn)Questo il testo dell'ordine del giorno:ORDINE DEL GIORNOIndirizzi al Sindaco in materia di Protezione Civileatto collegato alla Delibera n. 1488/99 e alla Delibera n. 290/00IL CONSIGLIO COMUNALEVISTA la delibera n° 1488/99 recante lo schema di convezione-tipo da adottare con le Associazioni di volontariato di Protezione Civile;VISTA la delibera n° 290/00 "Piano Comunale di emergenza per rischio idraulico del fiume Arno";VISTA la normativa di settore: Legge-quadro sul "volontariato" 11 agosto 1991, n. 266; Legge 24 febbraio 1992, n. 225 "Istituzione del Servizio Nazionale della protezione civile" DPR 21 settembre 1994, n. 613 "Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle associazioni di volontariato attività di protezione civile" Legge Regionale della Toscana 10 giugno 1996, n. 42 "Disciplina delle attività regionali di Protezione Civile" Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 relativo: "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" Legge 13 luglio 1999, n. 226 di conversione del DL 13 maggio 1999, n.132 "Interventi urgenti in materia di Protezione Civile" Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 relativo: "Riforma dell'organizzazione del Governo a norma dell'art.11 della legge 15 marzo 1997, n.59" Delibera della Giunta Regionale 11 gennaio 2000, n. 26: "Linee guida per la compilazione del Piano comunale di Protezione Civile";RILEVATO che in base alle norme predette ai Comuni sono attribuite importanti funzioni, tra cui: predisposizione ed aggiornamento dei Piani comunali di previsione, prevenzione e di emergenza; approntamento dei mezzi e delle strutture operative e di comunicazioni necessarie agli interventi di protezione civile previsti dai Piani comunali; utilizzo del volontariato di protezione civile a livello comunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali;CONSIDERATO il ruolo essenziale delle Associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale per la corretta ed efficace attività di prevenzione e intervento di protezione civile;RICORDATO come le attività di protezione civile rappresentino una delle modalità di adempiere al dovere di difesa della Comunità stabilito dall'art. 52 della Costituzione, e per tale ragione inserite tra quelle connesse con l'espletamento del Servizio Civile, come attualmente disciplinato dalla Legge 8 luglio 1998, n. 230;VALUTATO POSITIVAMENTE il contenuto del "Piano Comunale di emergenza per rischio idraulico del fiume Arno", e ritenuto di dover estendere la predisposizione di idonea pianificazione anche agli altri rischi noti e presenti sul territorio comunale;APPRESO che la strumentazione informatica (hardware e software) necessaria per la corretta ed efficace gestione del "Piano Comunale di emergenza per rischio idraulico del fiume Arno" non è ancora completa;CONSIDERATO che uno degli elementi di successo nella gestione delle emergenza è costituito dal pieno e consapevole coinvolgimento della popolazione, nei confronti della quale risulta quondi necessario attivare tutte le più efficaci iniziative di informazione;IMPEGNA IL SINDACO1. ad estendere, eventualmente per stralci successivi, la pianificazione dell'attività di protezione civile (previsione, prevenzione, emergenza) agli altri fattori di rischio presenti sul territorio comunale fino alla definizione di un articolato Piano comunale di Protezione Civile, redatto secondo le linee guida emanate dalla Giunta Regionale della Toscana e con priorità per il rischio di esondazione da parte degli altri corsi d'acqua (Greve, Mugnone, Terzolle, ecc.). Per quest'ultimo rischio il piano specifico dovrà essere predisposto entro il 30 giugno 2001, per la successiva approvazione da parte del Consiglio Comunale;2. a promuovere il massimo coinvolgimento di tutte le Associazioni fiorentine regolarmente iscritte nella Sezione "Protezione Civile" del Registro Regionale del Volontariato-Sezione Provincia di Firenze, istituito ai sensi della Legge n. 266/91;3. a modificare le modalità di impiego dei giovani che svolgono presso il Comune di Firenze il Servizio civile ai sensi della Legge n. 230/98, al fine aumentare la disponibilità numerica di quelli stabilmente destinati alle attività di protezione civile (con particolare attenzione per gli aspetti preventivi);4. a reperire quanto prima (in sede di assestamento del bilancio 2000, o al più tardi in sede di predisposizione del bilancio 2001) le risorse per completare il sistema informativo per la gestione dell'emergenza, necessario per la gestione del "Piano Comunale di emergenza per rischio idraulico del fiume Arno;5. ad organizzare e porre in essere una capillare campagna di informazione presso i cittadini circa le "Norme di comportamento" parte integrante del Piano.6. a valutare la possibilità di destinare una parte dell'attuale depositeria comunale per lo stazionamento della colonna mobile dei VV.FF. al fine di una migliore operatività delle operazioni di protezione civile;7. ad attivarsi presso le amministrazioni pubbliche comprese nell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, affinchè si realizzi un coordinamento delle attività di protezione civile.