Zecche di piccione: nessuna inadempienza del Comune

Nessuna inadempienza del Comune di Firenze sulla vicenda delle zecche all'ospedale pediatrico Meyer.E' quanto emerge, chiaramente, dalla ricostruzione cronologica dei fatti:- La prima lettera del Direttore Sanitario Nicola Monterisi è arrivata nei primi giorni del mese di dicembre 1999. Nel riferire il reperimento di una zecca di piccone nei reparti dell'ospedale, si chiedeva di trovare una soluzione concordata al problema. La lettera era indirizzata agli assessori Giacomo Billi e Sergio Paderi. La nota venne inviata al competente Servizio d'Igiene dell'assessorato alle politiche sociosanitarie.- Successivamente il suddetto servizio trasmise, per competenza, all'Azienda Sanitaria di Firenze la lettera del dottor Monterisi e, come di consueto, invitò la ASL ad effettuare un sopralluogo e proporre al Comune le misure necessarie.- Pochi giorni dopo una seconda lettera venne inviata agli assessori dallo stesso Direttore sanitario. Questa volta si chiedevano misure efficaci per ‘'tamponare le gravi condizioni igieniche''.- Il Servizio d'Igiene rispose al Direttore Sanitario di aver provveduto ad inoltrare all'Azienda Sanitaria la richiesta di sopralluogo per avere ‘'la proposta di eventuali provvedimenti''. Questo è infatti l'unico modo per attivare l'Amministrazione comunale, che comunque si diceva disponibile ‘'a contribuire all'adozione delle misure che dovessero rendersi necessarie''.- Nel frattempo la ASL aveva effettuato il sopralluogo. In una lettera inviata direttamente al Direttore generale dell'Azienda ospedaliera Meyer e, per sola conoscenza al Comune, si affermava che, prendendo atto delle messa in opera di dissuasori, ‘'appariva necessario e urgente che si provvedesse nel più breve tempo possibile ad eliminare il materiale fecale (guano di piccione) presente nell'area dell'Ospedale Meyer. Il Comune non era quindi attivato in alcun modo.Fin qui la ricostruzione della vicenda.Occorre poi ricordare che l'autorità sanitaria locale (Sindaco o suo delegato) può intervenire con ordinanza sindacale ‘'contingibile e urgente' solo quando la ASL ravvisi problemi di ordine ‘igienico sanitario con rischio per la salute pubblica'. Cosa che del resto è avvenuta in altre occasioni, quando sono state segnalate tali condizioni in strutture residenziali (Montedomini) o presso il Mercato centrale di San Lorenzo. In questi casi è stato possibile ordinare la cattura e il trasferimento dei volatili. Altri tipi di interventi diretti non sono ammessi.Una riunione, al fine di evitare il ripetersi degli episodi emersi dal comunicato inviato ieri pomeriggio dal Meyer, è oggi stata assicurata dal Direttore della Sicurezza sociale Lucetta Tre Re al Meyer. All'incontro dovranno essere presenti gli uffici competenti dell'Amministrazione, della Unità operativa di igiene pubblica e dell'Unità operativa di Veterinaria della ASL e dell'Azienda ospedaliera Meyer.‘'Resta il fatto – ha detto l'assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi – che il Direttore Sanitario, Nicola Monterisi, ha probabilmente ‘sbagliato' interlocutore. Se responsabilità devono essere trovate, queste non vanno cercate nell'ambito dell'Amministrazione comunale''. (dm)