I vigili urbani non sono responsabili di alcun atto di violenza contro i senegalesi
"I vigili urbani non usano metodi violenti nei confronti dei senegalesi". Andrea Ceccarelli, vicesindaco della giunta di Palazzo Vecchio smentisce seccamente le affermazioni rilasciate a Repubblica da uno dei responsabili della Comunità senegalese, Pap Diaw."Abbiamo fatto immediatamente una verifica per sapere se quanto asserito da Diaw fosse vero e nessun vigile ha avuto atteggiamenti eccessivi o fuori dalle regole. In questi mesi, invece, sono finiti in ospedale trenta vigili, di cui 25 contusi durante gli interventi contro chi vendeva merce contraffatta".Ciò che desta particolare preoccupazione, in Palazzo Vecchio, sono le parole lanciate dal responsabile della comunità senegalese. "Chi usa frasi come: chiunque dei nostri sarà anche sfiorato si vendicherà'; oppure: risponderemo con la violenza', sta deliberatamente drammatizzando la situazione. Quelle parole sono un appello alla violenza che è decisamente inaccettabile", ha aggiunto il vicesindaco. "Il rispetto della legalità è un presupposto per tutti, italiani e extracomunitari e le parole pronunciate da Diaw non hanno niente a che vedere con la rivendicazione dei diritti di una comunità".L'incremento dei controlli da parte delle forze dell'ordine sui venditori abusivi negli ultimi giorni è stato determinato, spiega Ceccarelli, dall'aumento spropositato di ambulanti che ormai affollano Firenze: "Un numero che è diventato intollerabile e insostenibile per questa città. Il servizio di presidio del centro realizzato dai vigili, però, non ha certo come obiettivo creare tensioni".Il vicesindaco Andrea Ceccarelli ha parlato anche con l'addetto alle relazioni culturali della comunità senegalese di Firenze Khaly M'Bykh, che ha preso immediatamente le distanze dalle dichiarazioni di Diaw. "La violenza chiama violenza ha sottolineato M'Bikh al vicesindaco -. Siamo in uno Stato di diritto e vogliamo collaborare con l'amministrazione comunale per individuare possibilità di collaborazione". Anche il console onorario del Senegal a Firenze, l'avvocato Eraldo Stefani, che si è recato in Palazzo Vecchio questa mattina, ha condannato le parole del rappresentante della comunità senegalese."Sono inesatte - conclude Ceccarelli - anche le dichiarazioni sul fatto che il Comune non sta facendo nulla sul fronte dell'inserimento degli extracomunitari in città. Noi stiamo sostenendo, ad esempio, la creazione di una cooperativa di servizi dei senegalesi e nuove occasioni di formazione professionale. Stiamo definendo anche un tavolo di concertazione con le comunità straniere, che coinvolgerà le categorie economiche cittadine, per definire le iniziative concrete a sostegno degli extracomunitari che vogliono lavorare e integrarsi".