Maggiore attenzione per la concessione della residenza presso le associazioni di volontariato
'Il diritto alla cittadinanza è uno dei diritti universali dell'uomo che il Comune di Firenze non ha certo intenzione di calpestare. La sospensione delle pratiche per la concessione della residenza attraverso alcune associazioni di volontariato, si era resa necessaria per evitare casi di abuso, ma soprattutto per trovare un accordo con i comuni limitrofi''. Lo ha detto l'assessore alle politiche sociosanitarie Giacomo Billi, intervenendo sul problema sollevato dalle stesse associazioni questa mattina. Proprio questo periodo ha permesso di effettuare una verifica approfondita anche sulle ricadute che la concessione della residenza aveva in altri settori come, ad esempio, le richieste di assistenza.'La legge nazionale, che consente di accedere ad una residenza per avere il diritto alla cittadinanza, e conseguentemente i diritti politici (per i cittadini italiani) e anche sociali, applicata da Firenze con le ordinanze n°2383/95 e 7682/95, non può prescindere da una sua generale applicazione e, per quanto ci riguarda più da vicino, nei comuni limitrofi. Proprio su questo punto l'assessorato chiederà l'intervento della Provincia di Firenze, perché svolga un'opera di coordinamento in modo da estendere i meccanismi di attribuzione della residenza a tutti i comuni dell'area fiorentina''.Una proposta in questo senso è già stata predisposta e verrà presentata ufficialmente nei prossimi giorni.'Tra le altre indicazioni certamente dovrà essere contemplata una maggiore attenzione e un controllo più severo sull'attribuzione e sul mantenimento della residenza in città''.'Confermo comunque ha ribadito l'assessore che è intenzione dell'amministrazione sbloccare le ordinanze nel più breve tempo possibile, e comunque subito dopo un incontro con i responsabili della Provincia''. (dm)