Pieri, Grazzini e Giocoli (Forza Italia): «La mobilitazione del calcio dilettanti va sostenuta»

La mobilitazione della Lega Nazionale Dilettanti va sostenuta, anche organizzativamente. E il sindaco di Firenze, attraverso l'Assessore allo sport deve attivarsi presso governo, Coni, Federazione calcio e Lega professionisti per trovare una soluzione socio-economico accettabile per questo grande serbatoio del calcio italiano.E' quanto propone una mozione firmata dai consiglieri di Forza Italia Massimo Pieri, Graziano Grazzini e Bianca Maria Giocoli.Nel documento si invita anche il sindaco anche a dare mandato all'assessore allo sport «di costituire il coordinamento dei responsabili dello sport delle città metropolitane al fine di porre lo stesso come interlocutore».Dichiarazione del Vicepresidente della Commissione Sport Graziano Grazzini:Siamo a denunciare un vero e proprio allarme sociale: tra 10 anni i nostri ragazzi avranno minori opportunità sportive. L'avvento delle tv a pagamento spinge il pianeta del calcio giovanile e dilettanti in una direzione di sicura crisi senza precedenti. Si attivino subito gli enti locali ai quali è affidato la salvaguardia della funzione sociale dello sport minore.Dichiarazione del Presidente della Commissione Affari Istituzionali Massimo Pieri:La situazione nella quale si trovano le società sportive dilettantistiche è grave. Se a breve non verrà individuato un giorno della settimana da dedicare interamente ai dilettanti assisteremo impassibili alla fine di questo importante serbatoio per l'attività dei professionisti. Senza dimenticare che dovendo chiudere le piccole società verrà meno anche il supporto del volontariato, della storia, del campanilismo e della cultura sportiva propria dei Comuni e dei Quartieri che attualmente fa vivere lo sport amatoriale.Dichiarazione della consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli:«I calciatori dilettanti non devono essere considerati figli di un Dio minore e pertanto vanno sostenuti in questa iniziativa che non ha e non deve avere colore politico: lo sport è patrimonio comune di tutti. Anche l'amministrazione comunale deve improntare in maniera diversa il rapporto con le società sportive: non in maniera conflittuale ma di proficua collaborazione, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo e la gestione degli impianti». (fn)