Leggere per non dimenticare: 'Geografie' di Giovanni Catelli

27 racconti per viaggiare in una rete inafferrabile di mappeProsegue senza soste il viaggio iniziato dal ciclo di incontri organizzato dall'assessorato alla cultura e curato da Anna Benedetti.Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 9 dicembre, alle ore 17,30 presso la Biblioteca Comunale Centrale (Via S, Egidio 21 – Firenze) con ‘Geografie' (Piero Manni, 1999) di Giovanni Catelli.27 brevi racconti sul tema delle partenze, del viaggiare disperdendo le orme in una rete inafferrabile di mappe.L'incontro verrà introdotto da un altro giovane autore: Valerio Aiolli.LA CITTADINANZA E' INVITATALEGGERE PER NON DIMENTICAREciclo d'incontri a cura di Anna BenedettiGIOVANI SCRITTORI SI INCONTRANO: VALERIO AIOLLI, AUTORE DI "IO E MIO FRATELLO" (E/O, 1999) PRESENTA IL LIBRO DI GIOVANNI CATELLI "GEOGRAFIE" (Piero Manni, 1999). GIOVANNI CATELI PRESENTERA' VALERIO AIOLLI MERCOLEDI' 1 MARZO 2000.GIOVANNI CATELLI"Geografie" (Piero Manni, 1999)giovedì 9 dicembre 1999 ore 17.30 Biblioteca Comunale Centrale via S. Egidio, 21 FirenzeIntroduce: Valerio AiolliVentisette racconti che ordiscono trame di partenze, arrivi, direzioni senza mostrare un disegno ma disperdendo le orme del viaggiare in una rete inafferrabile di mappe.Si tratta di ventisette brevi racconti con introduzione di Franco Loi, e una scrittura che riproduce, nel linguaggio, il ritmo del pensiero. Che è a volte concitato o sommesso o affannato o dolce. La chiave dei racconti si può trovare in una frase: "mai sicuri nella rassegnazione, mai sereni nella solitudine". Gli ambienti sono costanti: la città e più specificamente la strada, la piazza, la stazione. Allo stesso modo costanti sono l'alternarsi del buio e della luce in un silenzio così forte che genera rumore, separa le cose dai gesti, la volontà dai pensieri, i movimenti dalle conseguenze. Da qui il titolo "Geografie": mobili orizzonti, trama di partenza, arrivi, direzioni, che non mostrino un disegno, ma disperdano le orme del viaggiare in una rete inafferrabile di mappe, un codice di sabbie, una fitta ed invisibile struttura di mancanze."Su El Pais del 15 novembre 1998, Antonio Tabucchi ha acceso il suo riflettore sul libro di racconti di Giovanni Catelli (ventisette, ma veloci), Geografie, un libro delicatissimo ma consegnato alle risonanze di una vasta desolazione, un libro disabitato e occiduo, più che notturno, se è vero che qui la luce, come recita una di queste prose, "non illumina", ma squarcia la solitudine e "lancia il suo richiamo cieco verso chi la vorrebbe senza averla conosciuta". E si sofferma Tabucchi, su un dettaglio della biografia di Catelli riportata in quarta di copertina: "Ha vissuto a Cremona, Senigallia e Crema. Vive a Praga, da lontano". Se ne serve, l'autore di Requiem, come spunto per considerazioni di ordine più generale, ma sono convinto che, in quel dettaglio (la realtà di una vita irrealmente vissuta da lontano), abbia anche voluto fornirci una rapida, ellittica, indicazione critica. Si può vivere in una città da lontano? Un fatto è certo: tutti i racconti di Catelli non sono altro che la procrastinata dimostrazione di un'identità, l'identità appunto tra esistenza e lontananza. Non per caso le città sono quasi sempre straniere, e quasi sempre non riconoscibili, spersonalizzate, e magari disegnate sulla linea da un punto di fuga, non importa se lungo un binario o una strada di periferia" (Massimo Onofri, Il Diario 17.02.99)."Questi ventisette racconti di Giovanni Catelli più che alla narrativa appartengono alla poesia, una volta accettata la convenzione che la poesia è un luogo di sintesi si installa nel cuore della vita incurante delle strade, che occorrono per arrivarsi. Percorrere quelle strade invece è proprio della narrativa. Il cuore della vita non è un luogo storico, dove approdano fatti e persone, è piuttosto un luogo geografico dove ciò che accade è già accaduto". (Angelo Guglielmi, L'Espresso 11,.03.99).Giovanni Catelli è nato a Cremona nel 1965. Ha vissuto a Cremona, Senigallia e Crema. Vive a Praga, da lontano. Ha pubblicato racconti. Scrive per la pubblicità.Valerio Aiolli è nato a Firenze nel 1961. Autore del romanzo "Io e mio fratello" (Ed. E/O) finalista del Premio Strega 1999.