Il sindaco alla consegna degli Scudi di San Martino

"Premiare i gesti di solidarietà è un incentivo e uno stimolo a incrementare la voglia di stare con gli altri, in uno società che troppo spesso è attenta al solo benessere personale. La solidarietà e l'impegno per gli altri sono invece il vero simbolo del senso di comunità. Premiare oggi questi cittadini è per me anche un gesto di speranza personale". Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici stamani ha portato il suo saluto alla cerimonia della consegna dei premi dell'Istituto Scudi di San Martino, nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. "Una città per essere tale, e non un agglomerato di persone che pensano solo a se stesse – ha aggiunto Domenici - deve trovare nella disponibilità verso l'altro, nella voglia di dedicare un po' di tempo anche a chi ha bisogno, il valore più ricco".Gli scudi in argento sono andati a Matteo Mistretta, il bimbo di sei anni di Lastra a Signa che ha salvato la vita al padre colpito da infarto mentre guidava l'auto; al torinese Ernesto Oliviero, che ha dedicato la vita ad aiutare emarginati e tossicodipendenti; alla Regione Puglia per la solidarietà dimostrata nell'accoglienza dei profughi albanesi; alla stazione carabinieri di Otranto; alla "Città della speranza" di Padova; all'organizzazione dell'Onu "Ocha"; alla signora Maguy Paulet.Gli scudi in bronzo per attività umanitarie o di soccorso sono andanti alla Croce Azzurra, a Emanuele Rossi, Gennaro Galantuomo, Franco Giovannini e Alberto Gaggelli. I "diplomi di benemerenza" sono andati all'Associazione "Fanti d'Arresto" e alla signora Giovanna La Vecchia.