Traffico e mobilità: i capigruppo della maggioranza sottoscrivono un documento
Questo il testo del documento sul traffico e la mobilità sottoscritto dai capigruppo della maggioranza:«Il tema della mobilità e del traffico in tutte le grandi città italiane è ormai da anni al centro delle preoccupazioni e delle discussioni in seno all'opinione pubblica, alle forze sociali, economiche, politiche.Il problema, per chi si voglia porre l'obiettivo di indicare soluzioni praticabili e governare realmente le città, è quello di far sì che il dibattito possa alzarsi di livello, indicando obiettivi magari ambiziosi, anche "simbolici", ma efficaci, sostenibili socialmente e ambientalmente, che si misurino con gli ovvi limiti delle risorse economiche da impegnare e dei tempi necessari per le realizzazioni. In altre parole, si tratta di sottrarre la discussione a quel clima improvvisato e un po' superficiale che caratterizza altri temi, quale quello che in genere si sviluppa attorno alla formazione della Nazionale di calcio.Spiace, ma per certi versi non sorprende, che ad ogni ipotesi di modifica della mobilità si scateni una discussione accesa, che vede le opposizioni di destra e di sinistra presenti in Consiglio Comunale oltre ad alcune categorie economiche singolarmente convergere sul terreno della critica sterile, fine a se stessa, incapace di indicare soluzioni alternative credibili.E' il caso dell'istituzione di "una giornata al mese senza auto in città in corrispondenza di una festività", come indicato dalla Mozione di indirizzi proposta dalla maggioranza e approvata dal Consiglio Comunale il 4 ottobre scorso, ed ora giustamente rilanciata dal Sindaco e dalla Giunta. Ma è anche il caso della riorganizzazione complessiva e più funzionale della rete ATAF che ridurrà i passaggi nell'area centrale, realizzati solo con mezzi elettrici e a metano, e collegherà direttamente le periferie senza passare per il centro. Questo in prospettiva diverrà quindi una grande "zona ecologica" in cui far circolare bus a basso impatto, autoveicoli catalizzati, biciclette e motocicli elettrici, che troveranno nelle aree di parcheggio i servizi e i punti di ricarica. Parte integrante di questa ipotesi è il "progetto bus-via sui Viali di Circonvallazione", elemento essenziale del Piano Urbano del Traffico già approvato in aprile e rilanciato dal Consiglio Comunale in questa legislatura.Si tratta di due questioni distinte, che tuttavia hanno in comune la medesima visione complessiva del problema e delle sue possibili soluzioni. Il Governo della Città e la sua maggioranza politica, ma siamo certi anche la gran parte dell'opinione pubblica, hanno da tempo sposato una strategia che punta a rilanciare il trasporto pubblico locale nelle sue varie modalità (bus, tramvia, ferrovia metropolitana), nel senso di porre in essere quella lunga serie di accorgimenti che rendano il ricorso al mezzo pubblico e collettivo più conveniente (in termini di tempo, di comfort, di costo) rispetto a quello privato individuale. Le indagini finora condotte dimostrano che esiste un largo segmento di utenti che attualmente ATAF non riesce ad "intercettare", ma che, se si alza la qualità del servizio pubblico, è disponibile a modificare i propri comportamenti, con effetti positivi per questi individui e per l'intera comunità urbana.E' del tutto evidente che non si tratta affatto di comprimere vere o presunte libertà del cittadino, né di scegliere soluzioni "agghiaccianti" quale sarebbe il necessario aumento dell'attuale modesta velocità commerciale della flotta ATAF (che non significa trasformare gli autisti in piloti di Formula 1, ma consentire una maggiore regolarità e puntualità del servizio, nei limiti ovvi del codice della strada e di ciò che consente la rete viaria cittadina, il tutto comprensivo dei necessari sistemi di sicurezza). Eventualmente, si tratta solo di un programma minimo se vogliamo dirci realmente europei, non solo per l'adesione ad una certa politica monetaria, ma anche per l'adozione di scelte strutturali e comportamenti individuali rispettosi dei nostri centri storici, dell'ambiente, della salute nostra e dei nostri figli.Certo, il progetto è ambizioso, partendo Firenze, come altre città italiane, da un deficit di infrastrutture che affonda le sue motivazioni in errate politiche locali e nazionali, ormai del passato. Occorre avere pazienza, tenacia e convinzione nel suo dispiegamento, e che riteniamo sia ormai sufficientemente delineato sia nei tempi che nelle risorse disponibili. Il primo passo imprescindibile, che dovrà essere adeguatamente confermato nel bilancio preventivo per l'anno 2000, è la realizzazione della bus-via sui Viali di Circonvallazione, con la contemporanea riorganizzazione di tutta la carreggiata e la ridefinizione delle linee ATAF. Un passo decisivo che consentirà di migliorare l'offerta del trasporto pubblico, ridurre rapidamente in modo programmato il numero di passaggi per il centro storico dei tradizionali ed ingombranti bus, anticipare l'assetto definitivo che il sistema assumerà con la realizzazione delle tre linee di tramvia già previste ed in buona parte finanziate. Con effetti positivi sull'attuale congestionamento della città, come riteniamo si incaricherà di dimostrare l'insieme di studi e simulazioni che gli Uffici del Comune e dell'ATAF stanno predisponendo.In tale quadro, la proposta di chiedere ai cittadini, una volta al mese in un giorno festivo, di spostarsi con i mezzi pubblici o con quelli a minor impatto assume il valore di un appuntamento simbolico sì, ma che può indurre il progressivo mutamento delle abitudini dei cittadini».Firenze, 24 novembre 1999Graziano CIONI - Capogruppo Democratici di SinistraNicola ROTONDARO - Capogruppo Comunisti ItalianiVincenzo BUGLIANI - Capogruppo VerdiVittorio FOTI - Capogruppo Rinnovamento ItalianoGianni CONTI - Capogruppo Partito Popolare ItalianoLuigi MORELLI - Capogruppo Socialisti e Democratici ItalianiGiovanni FITTANTE - Capogruppo I Democratici