La lettera del sindaco Domenici ai premier e capi di stato presenti a Firenze

"Noi vogliamo fare della nostra città il crocevia della formazione nell'età globale": Così scrive il sindaco di Firenze Leonardo Domenici nella lettera inviata ai premier e ai capi di Stato presenti a Firenze per il seminario "Il riformismo nel XXI secolo". La lettera, scritta su una antica carta pergamenata, verrà consegnata direttamente a Tony Blair, Fernando Cardoso, Bill Clinton, Massimo D'Alema, Antonio Guterres, Lionel Jospin e Gerard Shroeder, insieme agli omaggi della città di Firenze.Si allega il testo della lettera."Caro Presidente,Firenze è particolarmente lieta di ospitare Lei e tutti i partecipanti al seminario "il Riformismo nel XXI secolo".Pensare al futuro, alle nuove frontiere della democrazia e dell'economia, alla società che cambia è vitale per qualunque città. Lo è in modo particolare per Firenze, culla per eccellenza della cultura e dell'Umanesimo.Congedare il Novecento scrutando il futuro è per Firenze un auspicio e una scelta. Un auspicio perché speriamo che il Duemila segni il punto d'avvio di un rilancio del ruolo internazionale della città; una scelta perché Firenze è tale solo se vive nel mondo.A Firenze, come dimostra anche il seminario, operano attivamente decine e decine di università e di istituti culturali internazionali. Noi vogliamo fare della nostra città un crocevia della formazione nell'età globale: città della cultura come interscambio e interconnessione, luogo d'eccellenza del dialogo tra i popoli, centro di incontro delle diversità.Per il 2001, primo vero anno del nuovo millennio, vorremmo organizzare a Firenze, in stretto rapporto con le altre grandi capitali del pianeta, un "Symposium" della cultura.Per noi è il progetto di una articolata riflessione sul millennio che è appena terminato, per guardare ai secoli che si stanno per dischiudere. Un anno di eventi, di incontri, di mostre e di iniziative. Un anno in cui Firenze cercherà di riflettere sul suo ruolo nello sviluppo e nella formazione della cultura occidentale, con la chiara volontà di aprirsi ulteriormente al mondo.Il 2001 è per noi anche un'occasione per parlare di pace. Ci candidiamo ad organizzare e ad ospitare un convegno mondiale dell'Onu sulle nuove frontiere e forme del diritto internazionale e, a più di cinquant'anni dalla sua stesura, a una rilettura della Carta dei Diritti dell'Uomo.Se nel cuore di Firenze batte forte la voglia di innovazione, nessuno può dimenticare il suo patrimonio culturale, artistico e architettonico. Un patrimonio che fotografa il lungo cammino di civiltà percorso da Firenze e rappresenta, al contempo, una indissolubile ricchezza fatta di professionalità, di specializzazione nella conservazione, nel restauro delle opere d'arte.Firenze, per la sua naturale vocazione alla formazione, potrebbe essere la sede di un centro di restauro internazionale in cui sperimentare l'applicazione delle nuove tecnologie.Caro Presidente, nell'augurarLe un piacevole soggiorno nella mia città e nella speranza di intessere un intenso e cordiale rapporto con Lei, Le porgo, anche a nome di tutti i fiorentini, un caloroso benvenuto a Firenze".