Referendum sull'Alta velocità
Sono stati proposti da un comitato di cittadini (rappresentanti delle associazioni ambientaliste, comitati cittadini, rappresentanti sindacali delle FF.SS., cittadini).Monica Sgherri, Rifondazione Comunista: «Aderiamo ovviamente al Comitato Promotore e ci impegneremo per quanto ci compete alla riuscita di questa importante iniziativa. Da parte nostra è scontato il voto contrario al progetto definitivo di attraversamento e di nuova stazione perché, come abbiamo sempre sostenuto, si tratta di una opera faraonica che non potenzia invece il trasporto pubblico in relazione ai costi (oltre 1.800 miliardi) e ai danni socio-ambientali che opera determina»A Firenze si è costituito un comitato di cittadini che raccoglierà firme per due referendum contro il progetto definitivo di attraversamento dell'Alta Velocità e della stazione sotterranea.«I progetti Alta Velocità ferroviaria - hanno spiegato i membri del Comitato nel corso di una conferenza stampa - ed in particolare il passaggio della linea veloce a Firenze sono stati caratterizzati da un forte deficit di coinvolgimento della cittadinanza: sicuramente è mancata e manca tuttora una diffusa consapevolezza sulle conseguenze e sull'impatto socio-ambientale di questa opera nella vita della città e di tutta l'area fiorentina».«Dunque - hanno sottolineato i promotori dei referendum - il recupero della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini diventa un passaggio essenziale per rivedere, prima che sia troppo tardi, scelte che abbiamo sempre ritenute sbagliate e, prima che a Firenze si apra un periodo di 10 anni, almeno, di cantieri devastanti, per proporre invece indicazioni alternative sull'assetto della mobilità».«Con i due referendum di tipo abrogativo e consultivo che proponiamo - è stato ribadito - intendiamo sottolineare la legittimità democratica per tutti i cittadini fiorentini di pronunciarsi su un progetto quale è quello dell'attraversamento in galleria da Campo di Marte e Castello con una nuova stazione sotterranea esclusivamente dedicata ai treni ad alta velocità che modificherebbe la qualità della vita in Firenze e non permetterebbe la realizzazione di quel piano integrato della mobilità sull'intera area metropolitana che tutti i cittadini attendono da decenni».Secondo il comitato promotore «non si tratta soltanto di un problema di metodo e di democrazia ma anche e soprattutto di concezione della città e di uno schema moderno della mobilità basato sull'integrazione dell'uso di ferrovia, mezzi pubblici su rotaia e su gomma, parcheggi scambiatori, sviluppo e integrazione del sistema di piste ciclabili. Questo il senso anche del secondo quesito: allargamento sempre maggiore delle aree pedonali e potenziamento del trasporto pubblico con mezzi non inquinanti e di adeguata potenzialità».«Noi sosterremo - hanno concluso i membri del comitato - le scelte che permettono un forte sviluppo del trasporto pubblico, un uso delle risorse finanziarie attento ai bisogni sociali, una forte riduzione del danno sanitario e ambientale a cui oggi i fiorentini sono esposti per effetto dall'attuale insostenibile mobilità privata, e dell'attuale sistema dei trasporti pubblici, un rispetto per il patrimonio monumentale e artistico fiorentino oggi esposto al degrado da smog atmosferico»I DUE QUESITI, PROPOSTI DAL COMITATO PROMOTORE,RIGUARDANO LE SEGUENTI TEMATICHE:1) Modifica dell'attuale progetto di sotto-attraversamento e di nuova stazione sotterranea dell'Alta Velocità nel nodo fiorentino per un progetto di prima fase che preveda l'attraversamento in superficie sugli attuali tracciati ferroviari che garantisca l'integrazione con la rete ferroviaria regionale e metropolitana e l'utilizzo funzionale delle stazioni esistenti;2) Estensione delle aree pedonali a partire da Piazza Duomo, con transito di trasporti pubblici non inquinanti, dei mezzi di soccorso e delle biciclette.Per il Comitato PromotoreRoberto Rizzo, Roberto Budini Gattai, Maurizio Da Re, Massimo Migani, Roberto Montelucci, Margherita Di Stasio, Roberto Pratesi, Gabriella Volpini, Fiorenza Bellucci, Laura Buffarini, Giuseppe Marchese, Carlo Bartoloni, Riccardo Torrigiani, Luigi Caldarelli, Eleandro Garuglieri, Emanuela Portacasucci.(fn)