Nelle fondamenta di Palazzo Vecchio, un grande sito archeologico che ridisegna la storia di Firenze. Diventerà un nuovo percorso museale

"Un distillato, la storia della città dalle sue origini ad oggi. L'importanza di queste scoperte è legata al fatto che qui sono rivoluzionate le nostre conoscenze sull'articolazione e l'organizzazione della città. Il ritrovamento delle vestigia (il teatro, la grande strada maestra risalente all'anno mille) ci dice che questo era lo spazio pubblico da sempre, il cuore pulsante della città. Questi scavi, che abbiamo in previsione di terminare alla fine del 2005, daranno a Firenze un sito archeologico di straordinaria importanza per la città e per il pubblico. Sarà lo scavo archeologico recente più importante dell'area fiorentina, nel centro della città".Così l'assessore alla cultura Simone Siliani ha presentato i lavori di recupero realizzati nei seminterrati di Palazzo Vecchio che in questi ultimi mesi hanno rilevato particolari ed inaspettate scoperte. Tutta la struttura del palazzo comunale è sorretta dalle volte di un antico teatro romano che ne costituisce le fondamenta e che risale al primo secolo d.C.Iniziati a gennaio, dovranno terminare alla fine del prossimo anno; i costi per il primo lotto di lavori sono di circa 800.000 euro. Il progetto dei lavori risale al 1998 ed è a cura dell'architetto Adolfo Natalini. L'intera superficie, oggetto del massiccio intervento, si estende su circa 350 metri quadri.In particolare, i lavori nei seminterrati, che sono proseguiti fino a cinque metri al di sotto del livello della strada (fino alle falde acquifere), hanno evidenziato la presenza di tante funzioni fondamentali che convergevano nella sede dove è stato edificato Palazzo Vecchio. Una specie di "autostrada romana" (una grande strada larga fino a quattro metri e mezzo), un sistema di raccolta e di smaltimento delle acque piovane, le fondamenta di una casa torre, un punto di incrocio, una piazza, alcuni pozzi le antiche fognature. In particolare la strada si trova in posizione longitudinale rispetto a Palazzo Vecchio e questo è un elemento innovativo. Per la prima volta viene ritrovata un'antica strada che si dirige verso la zona di Arezzo."Gli scavi ci dimostrano come si sia stratificata nei secoli una città che trovava qui la funzione pubblica: la gestione delle acque, il teatro, la piazza, le strade e soprattutto ci offre sempre nuove sorprese – ha proseguito Siliani –. Sapevamo che qui sotto avremmo trovato le vestigia della città romana e medievale ma alcune scoperte sono state particolarmente importanti. La strada risalente attorno all'anno mille, la sua collocazione, l'anfiteatro romano all'intersezione delle strade, ci dicono come Palazzo Vecchio sia stato costruito su queste fondamenta e quanto queste fossero solide".Gli spazi che saranno recuperati dovranno servire ad ospitare, in futuro, un nuovo percorso museale (un museo nel museo), magari delle mostre temporanee ma di per sé costituiscono il più grande, recente, sito archeologico dell'area fiorentina, nel cuore della città.Stamani, alla presentazione delle scoperte archeologiche, erano presenti anche l'architetto Ugo Muccini della Fabbrica di Palazzo Vecchio, Monica Salvini della sovrintendenza archeologica toscana e Maria Bonelli della Cooperativa Archologica. (uc)