Firmato il protocollo d'intesa tra i comuni e le province di Firenze e Prato e la Regione. Varato un metodo condiviso per gestire mobilità, ambiente, integrazione fieristica, università
L'inaugurazione di un metodo e l'apertura di una consuetudine istituzionale per governare la grande città che si estende da Firenze a Prato e Pistoia. E' questo il significato del protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Province di Firenze e Prato e Comuni di Firenze e Prato "per la condivisione dei principali obiettivi di strategia territoriale" firmato questa mattina a Palazzo Bastogi dai sindaci di Firenze Leonardo Domenici e di Prato Marco Romagnoli, dai presidenti della Provincia di Firenze Matteo Renzi e di Prato Massimo Logli e dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini. Erano presenti anche gli assessori all'urbanistica del Comune di Firenze Gianni Biagi e della Regione Toscana Riccardo Conti.L'intesa firmata oggi, il primo atto che segue la firma del recente "Protocollo di Area Vasta", ha un obiettivo preciso: raccordare e condividere gli strumenti di pianificazione e di programmazione su temi comuni e rafforzare i legami fra le singole realtà urbane attraverso lo sviluppo di sinergie e la specializzazione dei diversi contesti."Questo accordo apre la strada a una collaborazione operativa tra i comuni e le province di Firenze e Prato e la Regione ha commentato l'assessore Biagi . Una collaborazione che presto si tradurrà in atti concreti in settori fondamentali per Firenze e non solo come la mobilità, l'attività espositiva, l'università"."E' un'intesa significativa ha dichiarato il presidente Martini perché si tratta del primo atto concreto che segue la firma del recente Protocollo di Area Vasta' grazie al quale si raccorderanno e condivideranno gli strumenti di pianificazione e di programmazione su temi comuni e si rafforzare i legami fra le singole realtà urbane attraverso lo sviluppo di sinergie e la specializzazione dei diversi contesti"."Questa intesa ha aggiunto l'assessore regionale Conti risponde alla necessità di un'azione di coordinamento vera per governare aspetti quali la mobilità, le politiche ambientali, l'integrazione fieristica. Sancisce nuovi strumenti capaci di gestire il processo che sta per avvenire in due grandi città come Firenze e Prato, alla vigilia di una stagione di grandi trasformazioni".Ecco i punti fondamentali del protocollo.MOBILITA'L'interporto di Gonfienti sarà strategico sia in ordine al sistema intermodale toscano che per il traffico merci con il sistema europeo. L'obiettivo sarà reso possibile tramite il collegamento su rotaia con l'attuale direttissima FI-BO che dovrà pertanto essere destinata sia al trasporto persone all'interno dell'area metropolitana che al trasporto merci, con l'obiettivo di collegare il nodo intermodale bolognese con quello toscano. Presso l'Interporto sarà valutata anche la possibilità di realizzare un transit point per la distribuzione organizzata dei rifornimenti alle aree urbane centrali.Importanza strategica sarà assegnata alla nuova fermata ferroviaria di "Circondaria" sulla linea Firenze-Prato, indispensabile per mantenere la priorità di accesso dei due sistemi urbani alla linea ad alta velocità.Sarà approfondita poi l'ipotesi di prolungare la linea ferroviaria Osmannoro-Campi fino a raggiungere il Macrolotto pratese e a riconnettersi con la Prato-Pistoia.Naturalmente sono considerate come acquisite la soluzione in sottoattraversamento di Firenze dell'Alta Velocità ferroviaria, la realizzazione della terza corsia sull'autostrada A1 tra Firenze Nord e Firenze Sud e della bretella autostradale Prato-Signa, oltre agli interventi per la nuova "linea ferroviaria lenta" Firenze-Osmannoro-Campi e per il potenziamento della linea Firenze-Prato-Pistoia-Lucca.SVILUPPO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RESIDENZA UNIVERSITARIA Rafforzare la presenza di sedi di istruzione universitaria anche Prato e implementare sia a Firenze sia a Prato l'offerta di alloggi per studenti a tutti i livelli. Un modo per consolidare l'area quale luogo di eccellenza della formazione sul piano nazionale e internazionale e creare opportunità di integrazione fra ricerca applicata ed attività economiche.UN CENTRO ESPOSITIVO A PRATORealizzare un centro espositivo a Prato, come articolazione del polo metropolitano di Firenze Fiere per aumentarne la potenzialità e la capacità di offerta, contemperando le esigenze dell'accessibilità mediante trasporto collettivo e della logistica.LA POTENZIALITA' DEL MACROLOTTOInsediare le attività produttive nel Macrolotto pratese, un'occasione per una ricollocazione pregiata e coerente per le industrie dell'area metropolitana.IL PARCO DELLA PIANA FINO ALLE CASCINE DI TAVOLAPer affrontare le politiche ambientali in maniera non episodica, ma con politiche di scenario, che abbiano come presupposto un inquadramento a dimensione di area vasta, viene condivisa l'opzione di estendere il Parco della Piana all'area delle Cascine di Tavola e di sottoporre a verifica l'ipotesi di costituzione di un Parco archeologico della civiltà etrusca tra Gonfienti e Carmignano. (mf)