"Guida per i detenuti del carcere di Sollicciano": presentata la prima pubblicazione che raccoglie tutti i diritti e i doveri del detenuto

Le prime ore da detenuto, la tutela della salute in carcere, le leggi di maggior interesse penitenziario, ma anche la gestione dei rapporti giuridici con le istituzioni, come ottenere documenti, certificati e richiedere la pensione. Sono solo alcune delle informazioni contenute nella prima "Guida per i detenuti di Sollicciano", tradotta in 7 lingue: albanese, arabo, inglese, francese, spagnolo, rumeno e cinese, che ha come obiettivo quello di dotare i cittadini reclusi di uno strumento utile per far conoscere loro i propri diritti e i propri doveri. Si tratta quindi di una guida ragionata alle regole penitenziarie e ai servizi per i detenuti realizzato dall'assessorato all'accoglienza e integrazione e dalla Direzione del nuovo complesso penitenziario di Sollicciano."La città di Firenze non vuole dimenticare i cittadini reclusi che vivono sul suo territorio – ha detto l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo -. Il sistema carcerario italiano necessita di forti innovazioni, comprese le strutture presenti sul territorio di Firenze. L'Amministrazione Comunale, nell'ambito delle sue competenze, s'impegna a migliorare la vita dei cittadini reclusi investendo nelle attività trattamentali, nel campo educativo, sportivo, culturale e di formazioneprofessionale e cercando di favorire gli affidamenti esterni".La guida si colloca nell'ambito di in un progetto più ampio, che partirà sperimentalmente dal 1 marzo, che riguarda la fase dell'accoglienza in carcere dei detenuti.Durante la presentazione della guida sono stati anche forniti dei dati che fotografano l'attuale situazione della struttura dopo l'indulto.Attualmente sono 672 i detenuti presenti nel carcere per una capienza ottimale massima di 483, Il 67% dei detenuti sono extracomunitari: sono in maggioranza algerini, marocchini e tunisini. Seguono Albania, Romania e poi Sud America.Sono 60 le donne detenute e, dopo la legge sull'indulto, ad oggi non sono rientrate le madri con figlie e quindi l'asilo dentro la struttura è vuoto.Sono 130 i detenuti lavoratori e altrettanti 130 sono gli studenti che frequentano le scuole, mentre sono 5 gli studenti universitari."La guida verrà distribuita all'ingresso di ogni nuovo giunto in Istituto – precisa il direttore del Nuovo Complesso di Sollicciano Oreste Cacurri – nell'ambito del più complessivo miglioramento del "processo" dell'accoglienza. In questi ultimi mesi abbiamo lavorato molto, assieme all'Università di Padova, sulla formazione degli operatori e sulla riorganizzazione di tutta la fase relativa all'ingresso dei detenuti nel nostro Istituto. Il nostro obiettivo è quello di orientare chi fa ingresso in Istituto, soprattutto quando è straniero, verso i servizi che la struttura offre con la chiarezza che deve contraddistinguere il reciproco rapporto tra istituzione e cittadino detenuto."La guida è suddivisa per capitoli. Grande rilievo è rivolto al tema della salute e al sistema giudiziario con particolare attenzione al sistema dei benefici previsti dall'ordinamento penitenziarioNel primo viene illustrata la vita dell'istituto e il rapporto con gli operatori: dalle prime ore da detenuto, i colloqui, le telefonate e la posta fino alle attività culturali e sportive. Il secondo capitolo riguarda la tutela della salute in carcere, quindi l'importanza dell'igiene, le regole per la pulizia, i rapporti con il servizio sanitario; segue, nel terzo capitolo, un elenco delle leggi di maggior interesse penitenziario: dal gratuito patrocinio, al processo e le varie forme di giudizio, alla semilibertà, ai permessi premio e all'indulto. Nei capitoli seguenti sono raccolte informazioni sulla gestione dei rapporti sia giuridici che economici con le istituzioni. Nel sesto capitolo "Lo sportello documenti e tutele" il detenuto viene informato dei benefici a sostegno del reddito e altri documenti, la residenza anagrafica gli assegni familiari, pensioni di anzianità, invalidità e sociale. Infine la guida si chiude con l'elenco delle associazioni che si occupano di carcere, un elenco con i riferimenti per poterle contattare e quindi l'intera rete dei servizi con particolare riguardo all'area esecuzione penale interna ed esterna al carcere e quindi agli uffici pubblici presenti sul territorio."Questa guida - ha proseguito l'assessore - è in linea con tale impostazione: cercare di rendere più semplice possibile la permanenza negli istituti penitenziari. Stante il fatto che se non si sa di avere diritti e non siamo messi nelle condizioni di difenderci è come se i diritti non si avessero, questa guida, senza voler essere eccessivi, può rappresentare uno strumento di giustizia e garanzia. Per questo, quando ci è stata comunicata l'esigenza da parte dei cittadini reclusi di avere un'informazione semplice su quella che è la vita carceraria in tutti i suoi aspetti e sull'ordinamento giudiziario italiano, ci siamo attivati"."E' interesse comune – conclude il Direttore - aumentare il livello di informazione della popolazione detenuta in modo che la conoscenza ed il rispetto dei diritti/doveri porti effettivamente ad un miglioramento dei rapporti tra la struttura ospitante e le persone ospitate e ad una maggiore trasparenza dell'Istituzione-carcere".(pc)SEGUE FOTO CGE