Domani nel Salone dei Duecento la presentazione del nuovo libro di Paul Ginsborg "La Democrazia che non c'è"

Un colloquio immaginario sulla democrazia nella Londra di metà ottocento fra John Stuart Mill e Carl Marx. E' il punto di partenza del nuovo libro di Paul Ginsborg, docente all'università di Firenze, "La democrazia che non c'è", che sarà presentato domani a Palazzo Vecchio, Salone dei Duecento ore 17.30, dallo stesso autore, dall'assessore Daniela Lastri, dalla presidente del gruppo di Rifondazione Comunista in consiglio regionale Regione Monica Sgherri e commentato dal critico Gustavo Zagrebelsky.«Ginsborg ha voluto mettere a confronto due intellettuali dell'Ottocento – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini - su temi come la differenza tra democrazia partecipativa e rappresentativa, la politica e l'economia in un dialogo che potrebbe essere benissimo riportato all'attualità dei giorni nostri».«Queste due grandi figure non si sono mai incontrate pur vivendo a Londra nello stesso periodo – ha sottolineato Paul Ginsborg – e in questo libro ci accompagnano in un discorso sulla qualità dei sistemi democratici a livello nazionale e internazionale». «Attualmente – ha proseguito Ginsborg -viviamo la necessità di far coniugare la democrazia partecipativa con quella rappresentativa, in modo che la prima eserciti una sorta di controllo sulla fragilità della seconda, che non lasci da sola».«La distanza fra la politica e i cittadini in Italia è ancora enorme ed è da qui che nasce il cinismo verso la politica – ha aggiunto Ginsorg - una questione su cui i due personaggi discutono fino ad arrivare alla conclusione che soltanto la sperimentazione sulle varie forme e modelli della partecipazione potrà eliminare questa distanza».Attraverso il dialogo immaginario fra Mill e Marx, Ginsborg traccia un percorso dei tentativi di partecipazione democratica fino ad arrivare al Social Forum del 2002, all'esperienza di grandi realtà in fatto di partecipazione come Porto Alegre o di esprimenti innovativi di piccole dimensioni come San Piero a Sieve.«Il grande abisso che separa i cittadini dalla politica – ha sottolineato Ginsborg - lascia grandi spazi a chi è nemico della democrazia, lascia spazio all'ignoranza che porta alla mancanza di coinvolgimento».«I tempi della politica devono essere rivisti – ha concluso il presidente Cruccolini - e lo dobbiamo fare assieme ai cittadini, interloquendo e discutendo con loro». (fn)