40° anniversario dell'alluvione: 1966 - 2006. Firenze ricorda la sua grande tragedia. Una straordinaria serie di iniziative per celebrare una città e la sua rinascita
Nelle prime ore del 4 novembre 1966 l'Arno ruppe gli argini. Acqua e fango travolsero una Firenze impotente, causando vittime, mettendo in ginocchio l'economia cittadina con le sue botteghe artigiane, distruggendo o danneggiando in modo irreparabile l'inestimabile patrimonio artistico e culturale. "Tutto è cominciato all'improvviso, senza segnali, senza che fosse possibile sapere in tempo
", come recitava con voce commossa Richard Burton, nel commento alle prime immagini di quella catastrofe. Una grande tragedia, un evento che ha segnato per sempre la storia della città e che è rimasto incancellabile nella memoria non solo dei fiorentini, ma del mondo intero.Dal quel giorno terribile sono passati quarant'anni, che Firenze ricorda con una straordinaria serie di iniziative che coinvolgono l'intera città. Una città che oltre a celebrare vuole capire, crescere e riappropriarsi del suo fiume. Le decine di eventi previsti coinvolgono non solo le maggiori istituzioni pubbliche cittadine e regionali, ma decine di associazioni, fondazioni, enti, la Curia e l'Esercito, i Vigili del Fuoco, le scuole e i musei, il volontariato e le categorie economiche, tutti impegnati in incontri, convegni, spettacoli, esercitazioni, mostre, proiezioni, raduni, commemorazioni. Hanno confermato la loro presenza, fra gli altri, Ted Kennedy, già "angelo del fango", il vicepresidente del consiglio Francesco Rutelli, i ministri Vannino Chiti e Alfonso Pecoraro Scanio, il capo del dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso.Torneranno gli "Angeli del fango", si farà il punto sul rischio idraulico oggi, saranno presentati nuovi spettacoli teatrali e immagini inedite, ci sarà una illuminazione straordinaria dell'Arno, ci saranno esercitazioni della protezione civile e dei vigili del fuoco in piazza Signoria e piazza Santa Croce; un lungo percorso fatto di piccoli e grandi occasioni, ma tutte egualmente coinvolgenti. Un contributo importante all'evento arriva dall'artista spagnolo Pedro Cano che ha coniato e offerto un'operadiventata il logo del 40° dell'alluvione e che campeggerà in tutte le iniziative in calendario.Il programma complessivo delle manifestazioni viene presentato oggi in Palazzo Vecchio dal sindaco Leonardo Domenici, dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, dal presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini, dal presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, dal prefetto Andrea De Martino edai rappresentanti di tutti i soggetti promotori delle iniziative, insieme a quelli degli sponsor che con il loro contributo hanno reso possibili le celebrazioni.Gli eventi sono iniziati fin dallo scorso mese di settembre ad avranno il loro clou nei giorni del 3 e 4 novembre (quando sono previste sulla Rai e su Sky Tg24), proseguendo poi con altri importanti appuntamenti fino alla metà di dicembre. Ecco alcuni esempi fra quelli più significativi.Il "sindaco dell'Alluvione" Piero Bargellini, sarà ricordato (il 27 ottobre) all'Antica Compagnia del Paiolo con una mostra e in Palazzo Vecchio (11 novembre) con un convegno, promosso dal Rotary Club, nel corso del quale sarà presentata la ristampa del volume "Ama Firenze" e dove sarà consegnato un riconoscimento ai componenti della giunta, del consiglio comunale e della vita pubblica cittadina del 1966. Dal 5 novembre al 7 gennaio (nei giorni di domenica, lunedì e martedì) "L'alluvione e il suo sindaco", visite guidate all'abitazione di Bargellini in via delle Pinzochere.Spazio alla Protezione civile con "Arnus 2006" (il 29 ottobre), esercitazione per fronteggiare il rischio idraulico e l'allestimento di un campo-base in piazza Santa Croce (dal 3 al 5 novembre).Per tutto il mese di novembre, in collaborazione con Confesercenti, i centri commerciali naturali della città esporranno pannelli con le foto di quelle tragiche giornate. Numerose anche le iniziative a cura dei cinque Quartieri fiorentini. Dal 3 novembre al 7 gennaio la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ospiterà "David Lees for Life. Triumph from Tragedy", mostra fotografica di David Lees: il giorno dell'inaugurazione sarà effettuato l'annullo filatelico per il 40° dell'alluvione.Il Museo dell'Opera del Duomo, in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure, (il 3 novembre) presenterà il restauro della decima formella "Storie di Noè" della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti. Lo stesso giorno saranno anche esposti i corali restaurati a seguito dell'alluvione.Ricco il programma della giornata del 4 novembre. "Bentornati Angeli del fango" è il titolo dell'iniziativa promossa dal Consiglio Regionale della Toscana, con una cerimonia del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, dove si ritroveranno i protagonisti che da tutto il mondo arrivarono a Firenze per "rimboccarsi le maniche" e salvare il patrimonio artistico e culturale. In Duomo il cardinale Ennio Antonelli celebrerà la Santa Messa in ricordo delle vittime dell'alluvione. Con una cerimonia e un concerto (al cimitero di Sesto Fiorentino, in Duomo e in piazza Santa Croce) verràricordata Marina Ripari, la più piccola vittima dell'alluvione. E nei locali di Publiacqua in via Villamagna, Carlo Maggiorelli, dipendente dell'acquedotto travolto dalle acque mentre era in servizio.I Vigili del Fuoco in congedo si ritroveranno per il loro raduno nazionale. In piazza Signoria sarà allestita una mostra coi mezzi storici e nel corso della giornata sono in programma un'esercitazione terrestre (sulla facciata di Palazzo Vecchio) e fluviale (simulazione in Arno con mezzi anfibi), un carosello di auto storiche dei Vigili delFuoco con divise d'epoca (anche il 5 novembre). Nel pomeriggio nel Salone dei Cinquecento convegno "1966: l'alluvione a Firenze. Il passato, il presente", promosso da Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Regione Toscana, Dipartimento di Protezione Civile, Prefettura, Direzione regionale Vigili del Fuoco, Autorità di Bacino fiume Arno. Saranno presentati il piano comunale per il rischio idraulico del fiume Arno e del progetto per la salvaguardia del patrimonio culturale, il piano provinciale d'emergenza e il sistema regionale di Protezione Civile. Le sponde dell'Arno saranno illuminate (fino all'edizione di Pitti Uomo in gennaio) a cura del Comitato Inverno a Firenze. Chiusura della giornata con due eventi di musica e spettacolo. Al Teatro Comunale concerto (ingresso gratuito, fino a esaurimento posti) "Pétite Messe Solennelle", con i solisti del Maggio Musicale Fiorentino (musiche di Gioacchino Rossini), diretto dal maestro Giusepe Mega. Al Teatro Verdi spettacolo teatrale "4 novembre 1966 la guerra grande dell'Arno" con Marco Paolini, Sandro Lombardi e Anna Meacci.Il Salone dei Cinquecento ospiterà (il 5 novembre) la proiezione dello storico film-documentario "Alluvione di Firenze" che ha portato le tragiche immagini di quel dramma in tutto il mondo, con la presenza dell'autore: Franco Zeffirelli. Prima della proiezione il sindaco Domenici consegnerà al maestro un riconoscimento a nome della città.Il 6 novembre l'assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze organizza al Teatro Puccini la proiezione per gli studenti delle scuole del cortometraggio "Firenze alluvionata" di Mario Carbone.Al Museo dell'Opera di Santa Croce (il 7 novembre) esposizione delle opere danneggiate dall'alluvione e restaurate dell'Opificio delle Pietre Dure e laboratori del restauro. Sempre in Santa Croce (11 novembre) concerto con la Sinfonia numero 9 di Ludwig Van Beethoven. L'11 novembre nel Salone de' Dugento firma dell'appello per la salvaguardia dell'ambiente con le città di New Orleans, Dresda, Budapest e Venezia. L'iniziativa è promossa dagli assessorati all'ambiente e alla Protezione Civile.Interessante (il 14 novembre) l'appuntamento promosso dalla commissione consiliare politiche sociali e della salute del Comune "Gli angeli della radio", incontro con i radioamatori del 1966; saranno consegnati riconoscimenti a giornalisti, fotoreporter e operatori televisivi testimoni dell'alluvione. Così come le iniziative dell'assessorato alla cultura e dell'assessorato alla partecipazione democratica dal titolo "Le radici della partecipazione. Firenze e il suo territorio. Dai Comitati di Quartiere ai Consigli di Quartiere 1966-1976": il 24 novembre nell'ex convento delle Murate è in programma una mostra, mentre un convegno si svolgerà il 25 nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio.(fd)IN ALLEGATO LE SCHEDE DI ALCUNE INIZIATIVELe iniziative della Protezione CivileTre le iniziative programmate dalla Protezione Civile del Comune di Firenze, della Provincia di Firenze, insieme alla Prefettura di Firenze in collaborazione con la Regione Toscana, il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, la Consulta cittadina del volontariato di protezione civile, il Coordinamento provinciale operativo del volontariato, Vigili del Fuoco, 118, Polizia di Stato, Carabinieri, Ministero delle Telecomunicazioni, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza (soccorso alpino). Il volontariato sarà impegnato con le aree antincendio boschivo, emergenza sanitaria, radiocomunicazioni, logistica, soccorso acquatico, soccorso alpino."Arnus 2006"Il 29 ottobre è in programma "Arnus 2006", l'esercitazione di protezione civile che vedrà la partecipazione di molte centinaia di operatori, appartenenti a tutte le strutture e forze operative operanti nel Comune di Firenze e nel territorio provinciale.L'esercitazione intende mettere alla prova l'efficacia del sistema di risposta delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della Protezione Civile che operano a livello regionale e locale. In particolare saranno verificate le procedure di risposta operativa per i diversi livelli di allarme e per i diversi stadi di attivazione del servizio di piena; la tempistica e le modalità di attivazione della Unità di Crisi comunale e provinciale, del Centro Operativo Comunale, della Sala Operativa Provinciale; la funzionalità delle sale operative e delle capacità di raccordo; i collegamenti radio tra le diverse componenti e strutture operative; le procedure e le attività per la salvaguardia e la tutela della popolazione a rischio; i tempi e le modalità d'intervento dei funzionari preposti dalle Soprintendenze, quali responsabili delle operazioni per il salvataggio delle opere d'arte nei siti a rischio: Museo del Bargello, Santa Croce, Biblioteca Nazionale e la Casa Museo Siviero; le attività di informazione da fornire alla popolazione interessata dall'evento sui comportamenti di massima da assumere durante le varie fasi dell'emergenza; i tempi di attivazione e di intervento delle organizzazioni di Volontariato; il coordinamento e la pianificazione di interventi con i Vigili del Fuoco e il 118.Il convegnoIl 4 novembre (ore 15) nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio convegno "1966 L'alluvione a Firenze: il passato, il presente". Nel corso della giornata saranno presentati gli interventi di manutenzione dei corsi d'acqua e di quelli di tipo strutturale in corso d'opera (casse d'espansione, ecc) e saranno illustrati gli strumenti oggi a disposizione per la prevenzione del rischio idraulico. In particolare: il Piano Comunale di Emergenza per il rischio idraulico del fiume Arno, nel quale sono previste procedure e strumenti per la salvaguardia del territorio comunale, delle persone e dei beni; il Progetto del Comune di Firenze per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale, comprendente il modello esemplificativo della gestione del patrimonio culturale di Palazzo Vecchio ed uno stralcio del Piano di Emergenza per la tutela del Patrimonio di Palazzo Vecchio; il Piano Provinciale di emergenza. A cura della Regione Toscana sarà presentato il sistema regionale di protezione civile, mentre la Consulta cittadina del volontariato di protezione civile presenterà la storia del volontariato dal 1966 a oggi.Il Campo BaseDal 3 al 5 novembre in piazza Santa Croce sarà allestito un Campo Base (orario di apertura: 9-23). L'iniziativa consiste nell'allestimento di un campo di protezione civile al cui interno sarà organizzata una mostra di mezzi e attrezzature utilizzate dalle forze operative per fronteggiare gli eventi calamitosi, il cui concreto funzionamento verrà dimostrato all'interno di apposite isole tematiche strutturate in base ai vari filoni di attività della protezione civile. Gli spazi saranno aperti a studenti e cittadini e costituiranno un percorso espositivo contenente documenti storici, attrezzature e mezzi utilizzati durante i soccorsi in occasione dell'alluvione del 1966. L'iniziativa ha lo scopo di far conoscere ai cittadini il concreto funzionamento della protezione civile e quello di avvicinarli al mondo del volontariato. Per l'occasione sarà attivata, a cura del volontariato di protezione civile, una cucina da campo e una mensa che fornirà pasti caldi al personale operativo impegnato nel campo base. Il giorno 4 novembre la mensa ospiterà a pranzo " Gli Angeli del fango ". Saranno ospiti a pranzo anche gli studenti di alcune scuole che prenoteranno le visite guidate al Campo Base (sono state invitate tutte le scuole del Comune di Firenze e della Provincia).Gli "Angeli del fango"Un censimento lungo un anno ha caratterizzato la fase preparatoria del quarantennale dell'alluvione. L'obiettivo era quello di ritrovare e contattare quelle migliaia di persone che vennero da tutto il mondo per strappare opere d'arte e preziosi libri dalle drammatiche conseguenze dell'alluvione. Circa diecimila fra i protagonisti di quei momenti - compresi i militari di leva - sono stati rintracciati; tra questi, 2.189 hanno risposto all'appello che fu lanciato nel gennaio scorso per ritrovarsi insieme a Firenze; quasi ottocento di loro (anche grazie al sito www.angelidelfango.it) hanno già aderito all'invito e porteranno la propria testimonianza.Il quarantennale dell'alluvione, che rientra nel quadro della Festa della Toscana, che inizierà il 29 ottobre, vedrà riunirsi a Firenze gli "Angeli del fango" e gli Stati generali della Protezione civile e del volontariato italiano. Il raduno internazionale degli "Angeli del fango" è in programma il 4 novembre nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Dal giorno precedente, sarà distribuito ai partecipanti il "kit degli angeli", che comprende piante della città, volumi sull'alluvione, un ricordo personalizzato del quarantennale, oltre a sconti per alberghi, ristoranti, bus, taxi e musei. Il kit sarà una sorta di accredito-pass per partecipare agli avvenimenti in calendario. Nella giornata del 4 verranno anche inaugurate in Palazzo Panciatichi due mostre: una raccolta di foto e filmati dedicata agli "Angeli del Fango" e una dedicata agli "Angeli alla radio", quel manipolo di radioamatori che garantirono le comunicazioni in una città isolata dal mondo.Il 6 novembre, il Consiglio Regionale si riunirà, in seduta straordinaria, nei locali del Museo Piaggio di Pontedera per discutere de "L'alluvione e il mondo del lavoro". Lo stabilimento Piaggio, aggredito anch'esso dall'alluvione, è stato scelto perché simbolo di ciò che accadde in quei giorni al mondo del lavoro in Toscana. Il 26 novembre si svolgeranno al Palaffari di Firenze gli "Stati generali del volontariato nella Protezione civile".A far da corollario a questi appuntamenti, sono previsti convegni (dalla conservazione dei beni culturali dopo l'alluvione all'Arno e la prevenzione dei rischi idrogeologici) e mostre: dall'esposizione delle opere danneggiate dall'alluvione e restaurate dall'Opificio delle Pietre Dure ai tanti materiali fotografici e audiovisivi, in gran parte inediti, selezionati con la collaborazione della Mediateca regionale e della sede regionale Rai di Firenze.L' appello per la salvaguardia dell'ambientetra New Orleans, Dresda, Budapest e VeneziaFirenze, New Orleans, Dresda, Budapest e Venezia insieme per la salvaguardia dell'ambiente. L'appello per la difesa del pianeta e dei patrimoni culturali e naturali dell'umanità dai disastri naturali sarà firmato nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio l'11 novembre dal sindaco Leonardo Domenici e dai rappresentanti delle città che hanno sottoscritto l'appello.Alle 11 si ritroveranno riunite le città che hanno subito gravi catastrofi naturali causate dalle inondazioni del Reno e del Danubio, del Po e dell'Arno e dagli uragano che hanno colpito negli ultimi anni gli Stati Uniti e l'America Centrale. L'appello è un altro passo in avanti che rafforza il significato del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici adottato nel dicembre 1997 ratificato da oltre 160 paesi ed entrato in vigore il 16 febbraio 2005. Il documento sottoscritto dalle cinque città sottolinea la necessità di adoperarsi affinché ogni abitante della terra abbia pari diritto di accesso alle risorse, allo sviluppo e al benessere affinché si attuino tutti i meccanismi utili alla riduzione delle emissioni ad effetto serra nell'atmosfera causa dei gravi cambiamenti climatici in atto sul pianeta.Il concerto aperto alla cittadinanzaal Teatro del Maggio Musicale FiorentinoLa sera del 4 novembre 2006 anche il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino parteciperà alle celebrazioni per il 40° anniversario dell'alluvione di Firenze con un grande concerto offerto alla città. Tutte le componenti del Teatro ¬ Orchestra, Coro, Solisti, Maestri e Tecnici ¬ saranno presenti nell'occasione, e il programma scelto, la "Petite Messe Solennelle" di Gioacchino Rossini, è particolarmente significativo per la circostanza: una pagina celebre, l'ultimo capolavoro di uno dei massimi operisti italiani, e al contempo una Messa, sacra e laica insieme (l'autore la definì "l'ultimo peccato mortale della mia vecchiaia"), con cui il compositore volle acccomiatarsi dalla scrittura e dalla vita, sperando in un Paradiso e raccomandandosi a Dio.Il Maggio dunque ricorda la tragedia che colpì anche le strutture del Teatro Comunale, dove ancora le targhe apposte in platea stanno ad indicare il livello delle acque d¹Arno, con un brano che colloquia con il trascendente; sul podio, per dirigere la versione orchestrata dallo stesso Rossini, Giuseppe Mega, ed insieme ai complessi stabili le voci soliste provenienti dallo stesso Coro del Maggio. La Petite Messe Solennelle dura meno di un'ora; l'inizio è alle ore 20.30, e l'ingresso è libero per tutti a partire dalle 19.45, fino ad esaurimento dei posti.Torna la decima formella restauratadella Porta del Paradiso "Storie di Noè"La decima formella restaurata della Porta del Paradiso dopo 40 anni verrà restituita alla città di Firenze. La formella "Storie di Noè", che conclude il ciclo di restauri in seguito all'alluvione del 1966, ha interessato i dieci capolavori ghibertiani della Porta est del Battistero di S. Giovanni, meglio nota come "Porta del Paradiso". La Porta, costituita da due massicce ante, include dieci grandi rilievi di bronzo dorato, con Storie Bibliche, contornate da un fregio di 48 figure e teste di Profeti e Sibille, anche queste dorate e lavorate ad altorilievo. Le dieci formelle in bronzo dorato furono realizzate dal Ghiberti dal 1425 al 1452 con la collaborazione di una folta schiera di artisti fra cui Michelozzo, Benozzo Gozzoli, Donatello e Luca della Robbia.L'alluvione del 1966 danneggiò gravemente la Porta del Paradiso provocando addirittura il distacco di 6 formelle che furono travolte dalla furia delle acque. Ora tornerà visibile al pubblico, nel suo rinnovato splendore, nel futuro nuovo allestimento del Museo dell'Opera di S. Maria del Fiore. La presentazione dell'ultima formella restaurata si svolgerà nel Battistero di San Giovanni, il 3 novembre alle 11. Interverranno Monsignor Claudio Maniago, vescovo ausiliare di Firenze, la presidente dell'Opera di S. Maria del Fiore Anna Mitrano e la Soprintendente al Polo Museale Fiorentino e all'Opificio delle Pietre Dure Cristina Acidini. L'intervento di recupero, diretto dalla dottoressa Annamaria Giusti, sarà illustrato dai restauratori Fabio Burrini, Stefania Agnoletti, Annalena Brini e Ludovica Nicolai.Sempre a partire dal 3 novembre, in occasione del quarantesimo anniversario dell'alluvione, il Museo dell'Opera del Duomo ospiterà una piccola mostra dedicata ai codici corali danneggiati e successivamente restaurati. Saranno esposti sei codici, aperti su una carta miniata. I visitatori avranno anche la possibilità di sfogliare virtualmente tutte le pagine dei codici tramite una postazione touchscreen. La mostra sarà corredata di fotografie e filmati che documentano i danni provocati dall'alluvione e i primi interventi di recupero. Ad appendice della mostra, verrà esposto fino al 17 novembre nella Cappella dei Pazzi del complesso di Santa Croce, l'Antifonario n 11, un altro codice corale alluvionato dell'Opera del Duomo.Luci e laser sull'Arno e su Santa CroceEcco com'era il fiume quel mattino del 66Effetti di luce, proiezioni, mostre, in vari luoghi della città. E laser per simulare con linee di luce il livello dell'acqua raggiunto in quei drammatici giorni. Si chiama "Correva l'Arno 66" ed è un'iniziativa pensata come un percorso urbano, rielaborata attraverso le moderne tecniche di rappresentazione, concepita per coinvolgere l'intera città e i suoi visitatori in un viaggio nei sensi e nella memoria. Questo il cuore di una manifestazione che nasce per celebrare un evento drammatico, ma che nel contempo, dichiara il grande desiderio della città di riorganizzare se stessa e il territorio.L'inaugurazione dell'evento sarà caratterizzata da una location quale Ponte Vecchio dove avverrà il simbolico taglio del nastro che segnerà l'inizio delle celebrazioni. Il 4 novembre, e per i giorni a seguire, i ponti di Firenze cambieranno colore, si animeranno con videoproiezioni, ospiteranno spettacolari installazioni di luce. Macchine da fumo a livello dell'acqua e apparecchi laser sul Ponte alle Grazie simuleranno l'altezza dell'Arno nel 66 fra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie. Anche la facciata di Santa Croce verrà illuminata con la simulazione dell'altezza raggiunta dall'acqua in quei giorni. Per alcuni istanti, come allora, fotoelettriche illumineranno i monumenti dal Piazzale Michelangelo.Una gigantesca proiezione sotto la Loggia dei Lanzi ci trasmetterà emozioni e ricordi da piazza della Signoria.Le foto di Bubi Orlandi campeggeranno con 20 pannelli sui Lungarni con una incursione nello storico mercato centrale di San Lorenzo dove saranno esposte 5 gigantografie.L'iniziativa è coordinata da Openup Consulting, col contributo della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Unipol, Terravision, e degli sponsor tecnici Ricoh, Targetti, Silfi, Nordlight, Natali.Le storiche foto di David Lees per la rivista LifeUna mostra nella Sala d'Arme di Palazzo VecchioSi inaugura il 4 novembre nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio la mostra fotografica di David Lees, il grande fotografo della rivista Life che immortalò nelle sue immagini i giorni dell'alluvione, documentando la devastazione della grande alluvione. La mostra "David Lees for Life. Triumph from Tragedy-I giorni dell'alluvione", realizzata dal Comune insieme a Life Magazine e Splendor of Florence con la collaborazione della Fondazione Palazzo Strozzi e l'associazione Toscana-Usa, ripropone le tre fasi che caratterizzarono l'evento: la devastazione, il recupero e il restauro. David Lees visse quasi tutta la sua vita in Italia e in particolare a Firenze, dove era nato, diventando uno dei fotografi di punta dell'editoria americana e soprattutto del gruppo Time Inc. del quale faceva parte la testata Life.Una selezione delle foto in mostra nella Sala d'Arme è stata esposta a New York nel 2004, nell'ambito del Festival Splendor of Florence.Il giorno dell'inaugurazione sarà effettuato l'annullo filatelico per il 40° dell'alluvione.La mostra sarà aperta fino al 7 gennaio dalle 10 alle 18. L'ingresso è gratuito.Il racconto di Marco Paolini al Teatro VerdiMarco Paolini racconterà l'alluvione. Il 4 novembre, nel giorno in cui ricorrono i 40 anni del disastro, il grande artista che raccontò la tragedia di "Vajont" sarà al Teatro Verdi (alle 21) per interpretare "4 novembre '66. La guerra grande dell'Arno" un testo del toscano Francesco Niccolini. Insieme a Paolini ci sarà anche Sandro Lombardi e la popolare attrice toscana Anna Meacci. Nello spettacolo organizzato dal Comune insieme al Teatro Puccini, grazie alla cncessione gratuta del Teatro Verdi da parte dell'Ort, ci saranno tante testimonianze dell'epoca e la cronaca di quei drammatici giorni che misero in ginocchio la città. Nel racconto di Paolini anche un episodio pressoché inedito , quello che vide le copie della prima edizione di "Se questo è un uomo" di Primo Levi andate completamente perdute, sommerse nell'acqua. I biglietti sono disponibili fino ad esaurimento posti al Teatro verdi dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e sabato dalle 10 alle 13.Due appuntamenti di Rai Educational con "La storia siamo noi"Per la serie "La Storia Siamo Noi", Rai Educational presenta "Firenze '66: l'alluvione" di Carlo Durante, Alberto Puoti e Chiara Tiezzi, in onda lunedì 30 ottobre alle ore 23.40 e venerdì 3 novembre alle ore 08.05 su RaiTre.In occasione del 40° anniversario della tragica alluvione di Firenze, Giovanni Minoli, attraverso straordinarie immagini a colori che mostrano le acque del fiume Arno mentre invadono la città, ricostruisce quella incredibile storia come non è mai stata vista prima in televisione. E, inoltre, l'ultima intervista del professor Umberto Baldini, Direttore del Gabinetto di Restauro, sul salvataggio di una delle più preziose collezioni di ritratti al mondo. Quella dell'alluvione di Firenze è la storia di un disastro naturale, ma è soprattutto una storia di solidarietà umana, del recupero di un patrimonio artistico inestimabile, e di una mobilitazione senza precedenti dell'Italia e del mondo intero. Una catastrofe, insomma, che dà origine ad una straordinaria, irripetibile avventura collettiva.Le immagini saranno trasmesse in registrazione anche al Campo Base in piazza Santa Croce dal 3 al 5 novembre.Tre giorni di eventi coi Vigili del Fuoco protagonistiMostre fotografiche, esposizioni di veicoli di soccorso storici, simulazioni sugli argini dell'Arno, un convegno e un concerto finale. Sono le tante iniziative organizzate, dal 3 al 5 novembre, dai Vigili del Fuoco nell'ambito delle celebrazioni per il 40° anniversario dell'alluvione.Il 3 novembre le iniziative saranno concentrate in piazza Santa Croce. Alle 16,30, nella Cappella de' Pazzi viene inaugurata una mostra fotografica, allestita dai Fratelli Alinari, proveniente per la maggior parte dall'archivio storico dei Vigili del Fuoco. Sotto il porticato adiacente la Basilica, i turisti e i cittadini potranno ammirare una mostra di modellini di veicoli, realizzata dal personale del Comando di Sondrio e una raccolta dei principali e più significativi titoli di quotidiani, selezionati a cura della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Toscana, tra tutti quelli apparsi nel periodo novembre 1966 novembre 1967. Nel cenacolo invece viene proiettato un filmato storico sull'alluvione. Le iniziative si concluderanno con un convegno dal titolo "Alluvione 1966", organizzato dal Ministero dell'Interno e dalla Prefettura di Firenze.In piazza Signoria (fino al 5 novembre) saranno esposti mezzi che parteciparono ai soccorsi. Il 4 novembre alle 11 in piazza Signoria spettacolare discesa da Palazzo Vecchio con dispiegamento della bandiera tricolore e di quella del Comune di Firenze. A seguire avrà inizio la simulazione di soccorso in Arno, nel tratto compreso tra il Ponte alle Grazie e Ponte Vecchio. In particolare viene simulato il soccorso ad una vettura caduta nel fiume con 2 persone a bordo. La simulazione di soccorso avviene anche per alcune persone che sono rimaste bloccate su una zattera al centro del fiume nei pressi del Ponte alle Grazie. Le riprese video dell'operazione verranno inviate a un maxi-schermo posizionato sull'arengario di Palazzo Vecchio e trasmesse via satellite, con l'impiego di due carri "Gemini" a cura del Centro Nazionale di Telecomunicazioni Vigili del Fuoco al Centro Operativo del Ministero dell' Interno (Palazzo del Viminale) e in tutte le sedi di servizio dei Vigili del Fuoco. La trasmissione in diretta (così come quella del convegno) sarà visibile anche sul portale internet www.vigilfuoco.it.Alle 14,45 la banda musicale dei Vigili del Fuoco guiderà un carosello di vetture storiche che si recheranno da piazza Signoria a piazza Santa Croce. Lo stesso evento sarà ripetuto il 5 novembre.