Conferenza della famiglia, l'intervento di saluto del sindaco Domenici: "Necessarie politiche coordinate e incisive"

Questo il testo dell'intervento di saluto del sindaco Leonardo Domenici, che ha aperto oggi in Palazzo Vecchio i lavori della Conferenza nazionale della famiglia, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano."Signor Presidente, signora Clio, signor Commissario europeo Vladimir Spidla, autorità, ospiti, rappresentanti delle Associazioni, cittadini, a voi tutti un cordiale saluto e il nostro caloroso benvenuto.Siamo molto onorati di ospitare a Firenze, mi auguro nel modo migliore, questa Conferenza Nazionale della Famiglia e ringrazio in particolare il Ministro Rosy Bindi per aver scelto la nostra città.Signor Presidente della Repubblica, in un momento di acuta crisi della politica, che rende difficile l'operare delle nostre istituzioni, Lei rappresenta un saldo punto di riferimento, di fondamentale importanza e la Sua presenza qui oggi non è per noi soltanto motivo di lustro, ma ci conforta e ci spinge a cercare risposte rapide ed efficaci di riforma, che restituiscano dignità alla politica e capacità rappresentativa alla vita istituzionale, pena il rischio di una progressiva crescita della indifferenza sociale e civile e il preoccupante montare di derive antidemocratiche.Credo che occasioni di ascolto, dialogo ed elaborazione di proposte concrete da parte delle istituzioni, come questa Conferenza, possono essere una delle risposte da dare per muoversi nella giusta direzione.La famiglia resta al centro di una rete di relazioni capace di interagire con tutte le altre istituzioni sociali. Individuarne i tratti caratteristici, cogliendone gli elementi di novità e di trasformazione ci dà la consapevolezza che nella famiglia si riflettono con particolare evidenza le contraddizioni e le difficoltà del nostro tempo.Ad essa è affidato il compito insostituibile di formare gli individui, di realizzare un principio di solidarietà tra le generazioni, di essere artefice della coesione sociale. Ma non sempre la famiglia, le famiglie riescono a rispondere all'enormità di questa sfida e a soddisfare, contemporaneamente, funzioni educative e di sostegno.Il tema riproposto, anche in questi giorni, dell'allargamento delle fasce di povertà della popolazione, trova nella famiglia l'ambito sociale su cui le politiche di welfare devono – riprendendo la lettera dell'art. 31 della Costituzione - incidere con maggiore vigore e forza.Lo sforzo degli enti locali, e delle amministrazioni comunali in primo luogo, è stato quello di considerare la famiglia non solo un referente assistenziale, ma un vero e proprio interlocutore attivo delle politiche sociali. La presenza dei comuni in questa Conferenza e il concorso dell'Anci alla fase preparatoria è un fatto importante, un contributo che spero aiuterà a rendere più efficaci le strategie adottate e le soluzioni proposte.Anche Firenze, come tante altre città, ha dato vita ad esperienze significative che possono senz'altro considerarsi esempi di buone pratiche. Il tentativo, in gran parte riuscito, è stato di promuovere azioni che siano le più vicine possibile al livello in cui si manifesta il bisogno. Una vicinanza che è soprattutto prossimità di linguaggi, di prestazioni, di competenze.Siamo consapevoli che solo politiche coordinate potranno dare i risultati più efficaci. L'intesa, l'accordo fra i diversi livelli istituzionali non solo è opportuno, ma indispensabile e necessario.Con questo auspicio, l'auspicio di riprendere e rafforzare un metodo improntato alla franca e leale collaborazione fra le istituzioni e all'apertura a tutti i cittadini, concludo porgendo un caloroso augurio di buon lavoro alla Conferenza e di buona permanenza a Firenze a voi tutti".(ag)