Bosi (FI): «Firenze, una città in caduta libera per colpa di scellerate scelte amministrative»
Questo il testo dell'intervento del consigliere di Forza Italia Enrico Bosi:«Ogni giorno sulla nostra città e sul suo hinterland si abbattono le pesanti conseguenze di una gestione della cosa pubblica scriteriata e senza la dovuta attenzione al domani.La vicenda Targetti è emblematica e dimostra come sia impossibile sviluppare il nostro territorio creando nuova occupazione e nuova ricchezza per gli ostacoli frapposti da scelte amministrative demenziali.Bene ha fatto l'industriale Targetti - una volta tanto qualcuno ha il coraggio di infrangere il muro di silenzio che copre le relazioni di complicità fra il mondo economico ed il mondo politico fiorentino - a sbattere la porta in faccia alla città ed annunciare la partenza del suo gruppo per altre destinazioni.In contemporanea con la vicenda Targetti ed "appaltopoli" merita ricordare la questione della Fortezza e del polo espositivo, l'ininterrotta fuga di manifestazioni fieristiche (BTC e Pitti su tutti), il "nuovo" auditorium (mai realizzato), il generale degrado della città, la perdita dell'ultimo "gioiello di famiglia", ossia la Cassa di Risparmio, il problema del potenziamento dello scalo di Peretola (ridicola la notizia del balzello di un euro che colpisce quanti utilizzano il misero parcheggio aeroportuale per le operazioni di carico e scarico) messo in secondo piano e tacitato dai giochi di potere per la spartizione delle poltrone che non tengono conto delle reali necessità di Firenze e del suo bacino di utenza.Che dire poi delle voragini dei passivi delle società partecipate puntualmente ripianate con i soldi dei cittadini, la tramvia e le busvie ed in genere la pessima politica della sosta e del traffico che incideranno negativamente per decenni sul bilancio comunale e sulle tasche dei contribuenti.Per non parlare poi della pessima gestione della cultura, nonostante l'estremo tentativo della Fondazione Strozzi: le scelte culturali che vengono fatte senza un'adeguata programmazione, ricorrendo a personaggi discutibili come Piero Pelù, o a decisioni che hanno solo il sapore della propaganda (vedasi per tutte l'emblematica la storia di Arezzo Wave che, all'improvviso, dirotta verso Sesto Fiorentino e si scopre pure che mancano all'appello 500mila euro di sponsorizzazioni private).Di fronte a questo quadro c'è da domandarsi quanto durerà la pazienza dei fiorentini, ma sono dell'opinione che il loro spirito e la loro grinta abbia ormai perso lo smalto di un tempo. Non c'è un segno di rivolta morale ma soltanto mugugni, sempre più flebili ed arrendevoli. Su questo stato d'animo, con la benedizione della sinistra radicale, a parole contraria, ma nei fatti favorevole, gioca la Giunta Domenici che continua impunemente a distruggere questa città e quello che ancora di sano e di civile ne resta».(fn)