Agostini e Varrasi: "Le nuove norme per l'accesso all'ospedale di Santa Maria Nuova dimostreranno quanto il presidio risponde alle esigenze sanitarie dell'area"
Questo l'intervento di Susanna Agostini, presidente della commissione consiliare politiche sociali e della salute, e Gianni Varrasi, presidente commisione consiliare qualità urbana, sulle nuove norme per accedere all'ospedale di Santa Maria Nuova."Porteremo anche nelle commissioni salute e qualità urbana la questione dell'accessibilità delle sedi adibite a prestazioni sanitarie. Abbiamo anche già fatto presente quanto questo tema debba diventare parte del piano strutturale. Nella contingenza invitiamo l'Amministrazione a considerare l'inizio del controllo degli accessi di Via Alfieri come un'attenta sperimentazione valida anche per i futuri provvedimenti cittadini. Da lunedì 26 marzo chi transita in via Alfieri sarà notificato dalla porta telematica. Una nuova organizzazione dalla strada che prevede l'accesso con multa per coloro che non sono autorizzati, compresi chi è diretto all'ospedale di Santa Maria Nuova. La novità vera sta però nel fatto di dover prendere atto che a quest'ospedale giungono in auto molti cittadini per effettuare non solo le visite ai parenti ricoverati, ma sono soprattutto visite proprie per cure specialistiche, esami diagnostici per immagini e di laboratorio ritiro degli esami effettuati e tutto quanto può fare riferimento ad un ipotetico numero medio di più di 200 mezzi che transitano per raggiungere l'ospedale. Un numero tutto da verificare che sicuramente è per difetto. Va da sé che queste persone saranno agevolate dal non sovraffollamento di quel transito che oggi è dato dall'opportunità degli ingressi non segnalati. Ci aspettiamo un importante risultato dal tavolo tecnico costituitosi tra Azienda e Comune. Così come si presume che l'accesso dei dipendenti sarà nel tempo più ragionevolmente organizzato in base allo studio del nuovo Mobility. Manager che l'Azienda Sanitaria indicherà a breve. Quindi gli ingressi sistematici in fasce orarie lavorative potranno presto trovare, nella consuetudine, una soluzione. Resta però un quesito sui risultati che verranno fin dai primi giorni come frutto della 'possibile' ottemperanza alle disposizioni date. Coloro che si recheranno da lunedì, frettolosamente in ospedale riusciranno a memorizzare, scrivere, il protocollo necessario per evitare la multa? Saranno tutti nelle condizioni psicologiche giuste per pensare a riempire fogli e attendere la disponibilità di un sanitario del reparto per provvedere alla timbratura attestante la prestazione sanitaria ricevuta? Quanto il compito dell'attestazione invaderà il tempo di lavoro che i dipendenti hanno già ben riempito con attività sanitaria? Secondo il nostro parere queste sono domande utili a migliorare il provvedimento adeguandolo alla quotidiana funzione di uno dei più importanti presidi di riferimento sanitario a Firenze. Condividiamo fino in fondo quanto ha detto il vicesindaco e assessore alla mobilità Giuseppe Matulli, fino a oggi il transito per via Alfieri è una anomalia, così non produce vantaggio neppure all'organizzazione interna perciò è necessario intervenire. Oltre alla collaborazione dell'Azienda sanitaria di Firenze, anche un contributo di armonizzazione che può essere dato da un esame del caso da parte della Società della Salute, dato che percepiamo che il modello proposto dall'Amministrazione comunale e ricalcante quello già utilizzata dai clienti degli alberghi, non possa del tutto corrispondere alle condizioni soggettive di coloro che si trovano nel bisogno di dover accedere in ospedale".(mf)