Amato e Bosi (FI): "La pensilina Isozaki è un errore che questa Amministrazione dovrebbe evitare. Anche il concorso è stato un errore"

"Abbiamo sempre dato battaglia a questo progetto e continueremo a farlo. È invasivo, uno sfregio per Firenze, una cosa brutta che rovinerà l'armonia della città; perché farla? Un errore realizzarla ed un errore è stato anche il concorso, riservato ad un gruppo ristretto di invitati. Perché proseguire ostinatamente questo progetto?"Paolo Amato, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale ed Enrico Bosi, consigliere comunale di Forza Italia, giudicano negativamente il progetto della pensilina Isozaki all'uscita della Galleria degli Uffizi e presenteranno una mozione in Consiglio Comunale mentre Paolo Amato, in qualità di senatore di Forza Italia, inoltrerà anche un'interrogazione al ministro ai beni culturali Francesco Rutelli."Non capiamo come mai sul progetto della pensilina del 1998 non si pronuncia il professore Salvatore Settis, a capo del Comitato Superiore per i Beni culturali e paesaggistici, che ha carattere tecnico e scientifico ed è preposto a dare pareri – ha proseguito il capogruppo Paolo Amato –. Se il ministro Rutelli continua a prendere decisioni da solo, senza avvalersi delle competenze degli organismi preposti, così come ha fatto per l'Annunciazione di Leonardo da Vinci, allora, se tutto è una scelta politica, noi, politicamente, ci batteremo contro la realizzazione di questa bruttura"."Questa Amministrazione parla tanto di partecipazione democratica ed allora perché non chiamiamo i cittadini ad esprimersi, magari mediante un forum, facendo intervenire l'assessorato preposto – ha chiesto Paolo Amato –. Evitiamo di compiere lo stesso errore della pensilina alla Stazione Centrale che è diventata un raccogli sudicio e che ora stanno smontando a pezzi. Ci vorrebbe maggiore concordia sulla difesa culturale della città ed anche una presa di posizione da parte della sovrintendenza".Un altro aspetto sul quale hanno insistito i due consiglieri di Forza Italia, sono state le modalità con cui è stato selezionato il progetto di Arata Isozaki."Si trattò di un concorso ad inviti, rivolto ad una quindicina di architetti internazionali e solo sei risposero positivamente – ha precisato Enrico Bosi –. Fu una selezione molto discutibile poiché furono invitati soltanto architetti che progettavano interni di musei ma qui il progetto riguarda un esterno di un museo. Adolfo Natalini, ad esempio, fu uno dei tanti grandi esclusi ed anche il comitato che scelse il progetto vincitore era formato, tra gli altri, dal sindaco Primicerio e dagli assessori all'urbanistica Bouglex ed alla cultura Clemente. Il progetto Isozaki nasce con un errore formale e sostanziale: un concorso internazionale, su una ristretta lista di invitati". (uc)