Firenze Fiera, De Zordo e Nocentini: «La giunta non perseveri nel'errore. La Fortezza sia centro congressi e non polo fieristico»
Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, e di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista:«55 milioni di euro per adattare la Fortezza a polo espositivo. Si tratta di denaro in gran parte pubblico (Regione, Provicia, Comune, Camera di Commercio, ecc.), e tanto costerà alla collettività la decisione di perseverare nella scelta palesamente sbagliata voluta dalle categorie economiche di aver il polo fieristico a poche centinaia di metri dal Duomo di Firenze, scelta che ha pesantementen condizionato lo sviluppo urbanistico della città. Per compiacere questi soggetti la giunta ha persino tollerato illeciti edilizi con esiti che sono ora sotto gli occhi di tutti; gli abusi su cui indaga oggi la magistratura sono l'evidenza (ma ovviamente aspettiamo l'esito dell'indagini) di un bene mercificato e su cui l'amministrazione non ha fatto un'adeguata forma di controllo. L'Amminstrazione ha infatti visto solo la dimensione economico-finanziaria e non si è posta il problema della fruizione del bene architettonico, che è patrimonio collettivo.Da anni la Fortezza si è trasformata in un campo di battaglia con enormi costi per la collettività (basti pensare al parcheggio sotterraneo) con grave danno per il patrimonio monumentale. Quel luogo va invece tutelato, ne va bloccata la manomissione, va messo a norma, ne va cambiata la destinazione: deve essere solo e soltanto un centro congressuale di prestigio, non la Fiera Firenze.L'utilizzo della Fortezza va ripensato a partire dalla tutela e dell'apertura della struttura alla città. Solo in questa ottica andrà bene il passaggio dal demanio al Comune. Se fosse utile solo alla riduzione delle tutele e all'aumento della mercificazione, allora si aggreverà ancor di più la situazione».(fn)