Diaw (Rifondazione Comunista) replica alla Cisl dell'Ataf: "L'educazione non ha nazionalità"
"La denuncia della Cisl dell'Ataf in merito a gruppi di stranieri che intimoriscono i passeggeri' è posta in modo sbagliato". Lo afferma il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Pape Diaw che replica alle affermazioni della sezione aziendale dell'Ataf della Cisl, riprese da un quotidiano cittadino."Il primo sbaglio spiega ancora il consigliere Diaw sta nel fatto che l'educazione e il rispetto delle persone non hanno nazionalità. La persona o è educata o non lo è a prescindere che sia straniero o italiano. Il secondo sbaglio riguarda il fatto che tutti gli extracomunitari non pagano il biglietto e tanti cittadini onesti lo pagano. Quando uso il termine cittadini non faccio distinzione, mi riferisco a nativi e migranti. Dobbiamo fare molta attenzione a generalizzare. Certi tipi di linguaggio, se veicolato nell'opinione pubblica o attraverso gli organi di stampa, rinforza i luoghi comuni. Non pagare il biglietto del tram, lo fanno in tanti stranieri e non. A proposito di maleducazione, avete mai preso il 17 all'uscita delle scuole? Se ne vedono di tutti colori. Perché la Cisl non ha mai denunciato questi comportamenti? Rischiamo di creare un settarismo pericoloso.Dobbiamo evitare di etnicizzare le problematiche: i diritti e doveri, il comportarsi in modo civile,sono regole che valgono per tutti. Se ci sono delle persone che non pagano il biglietto, tocca ai controllori intensificare il lavoro, non può essere fatto dalla polizia"."L'emergenza che abbiamo sugli autobus conclude il consigliere Diaw è rappresentata dai borseggiatori, con le linee 14 e 23 fra le più problematiche, perché utilizzate da anziani, pensionati, mamme con figli che vanno all'ospedale. Quindi come vedete, i problemi dell'Ataf sono tanti, affrontiamoli tutti insieme senza fare di tutta un erba un fascio".(fd)