Assane Kebe (vicepresidente del consiglio degli stranieri): «Sbagliato il modo in cui è stato pensato e attuato il progetto dei mediatori sociali senegalesi»
«Domenica ho partecipato ad un incontro con il console del Senegal Stefani e i rappresentanti della comunità senegalese esprimendo la mia contrarietà al progetto dei mediatori sociali senegalesi». E' quanto ha dichiarato il vicepresidente del consiglio degli stranieri Assane Kebe.«La comunità senegalese non condivide il modo in cui è stato pensato ed elaborato il progetto - ha proseguito Assane Kebe - e nemmeno il fatto di non essere stata consultata, né contattata per discutere delle modalità di attuazione. Neanche il consiglio degli stranieri è stato interpellato sul progetto».«Due ragazzi stanno lasciando l'incarico ha aggiunto il vicepresidente del consiglio degli stranieri - ma vorrei chiarire che ho parlato con loro e non hanno subito nessuna minaccia da parte dei loro connazionali. Mi hanno invece spiegato che non pensavano, al momento che hanno accettato il lavoro, di dovere intraprendere una vera e propria azione di contrasto all'abusivismo, ma di essere una sorta di vigilanti del decoro urbano».«Credo che per diventare dei mediatori culturali ha concluso Assane Kebe - si debba avere una formazione adeguata e non seguire qualche corso in un mese, ci vuole qualità e professionalità. I ragazzi potevano essere affiancati da un vigile che contrasta l'abusivismo quotidianamente, anche perché alcuni di loro non parlano nemmeno bene l'italiano». (fn)