Piano Strategico. L'assessore Nencini: "Un'occasione per rilanciare la città e l'economia di Firenze in una dimensione metropolitana. Tre laboratori per giovani artigiani"

Nella seduta del Consiglio Comunale di questo pomeriggio, l'assessore al Piano Strategico, Riccardo Nencini, ha illustrato le "Linee guida del Piano Strategico", indicando le priorità che dovranno essere perseguite.L'assessore Nencini ha fatto il punto sull'andamento dei lavori del Piano Strategico, su quanto, finora, è stato realizzato."La pianificazione strategica è la cornice dell'insieme delle attività di programmazione, quindi non può prescindere dalle modifiche degli scenari perché l'agire locale è la condizione per stare al passo con le dimensioni globali, bisogna cercare di aggiustare la teoria ai rapporti reali che viviamo nella nostra comunità – ha spiegato l'assessore Nencini –. Noi proponiamo delle aspettative, di rendere Firenze un luogo attrattivo per gli investimenti, in una fase in cui, complessivamente, il nostro Paese non cresce, i capitali, anche esteri, non si muovono ma noi siamo convinti che Firenze è il luogo dal quale questo può ripartire, possono essere messe in movimento risorse ma a due condizioni: la città deve essere disponibile all'innovazione, alle trasformazioni e l'altra è la capacità di tenuta della coesione sociale del territorio e della città. Dentro questi due paletti, c'è il paradigma ambientale che cambia le linee di sviluppo che non è più crescita indiscriminata ma può avvenire solo su un terreno di contenimento, ben indirizzato. Le trasformazioni devono essere vissute come opportunità: sia quelle da noi determinate che quelle indotte dai processi"."Questa può essere un'occasione per rafforzare la capacità amministrativa partendo dalla visione strategica condivisa che sarà fortemente legata al percorso del Piano Strutturale: è una bella occasione per il Consiglio Comunale" ha replicato l'assessore Nencini che nel suo intervento ha illustrato le trasformazioni già in atto.Tra i nuovi obiettivi che prossimamente saranno portati a termine, l'assessore al Piano Strategico ha illustrato un progetto di accoglienza per "giovani talenti"."Nei prossimi diciotto mesi – ha spiegato l'assessore Nencini – metteremo a disposizione tre sedi di atelier per artigiani artistici (orafi e giovani artisti): il Conventino, le Murate e Sant'Orsola per coloro che, da tutto il mondo, vorranno venire a Firenze a fare esperienze lavorative di artigianato artistico"."Il generale processo di infrastrutturazione della città e del territorio, l'infrastruturazione digitale del territorio (che sono occasioni di ulteriore crescita). Il generale processo di immigrazione indotto dalla globalizzazione dei mercati ed anche questa va vista come un'opportunità di accoglienza, di crescita e di ricchezza"."Punti di sofferenza – ha sottolineato l'assessore – sono le piccole imprese ed anche tutte quelle strutture, come la vicenda dell'Elettrolux insegna, dove l'internalizzazione dell'impresa è stata solo passiva perché le politiche decisionali sono altrove, senza nessuna relazione con la realtà sociale. La rete commerciale, nel nostro territorio, è sottoposta a stress e saturazione. Si apre lo spazio per immaginare un'attività di commercio di vicinato. C'è un rallentamento della presenza turistica e della permanenza in città. La prima causa è determinata dal deprezzamento tra euro e dollaro ma devono anche essere potenziati l'offerta dei servizi e le attività verso i tour operator perché Firenze non può pensare di poter vivere sempre e solo di rendita"."Rilevante la proposta della V commissione: un'idea di promozione di marketing del territorio che mette in rete gli istituti universitari, i luoghi di alta formazione, i luoghi di ricerca, insieme alla tradizione fiorentina del «saper fare». Devono essere incrociate le domande e le offerte delle residenze per chi viene in città per studiare, rendendo il mercato trasparente, aprendo il mercato delle residenze".Infine l'assessore Nencini ha sottolineato la necessità di un governo su area metropolitana; innanzitutto per allargare la capacità di intervento sui fruitori dei servizi offerti dalla città."Trecentosessantacinquemila sono i cittadini a Firenze ed altre cento-centoventimila persone sono coloro che, pur non essendo contribuenti, usufruiscono quotidianamente dei servizi offerti dalla città. È necessario, dunque, trovare un punto di equilibrio e di ragionare su area metropolitana. Questo significa realizzare, ad esempio, il termovalorizzatore ma anche pianificare la mobilità su area metropolitana. È necessario sì completare il piano di infrastrutturazione ma anche prevedere, per i prossimi anni, un piano di manutenzione e di restauro della città di Firenze, un grande intervento di qualificazione urbana. La pianificazione strategica non può prescindere da un adeguato strumento amministrativo. Il processo dello sviluppo locale si può realizzare solo insieme alla dimensione metropolitana, che si esplica in quattro sfaccettature: gli undici comuni della cintura fiorentina, l'area Firenze-Prato-Pistoia, lo sbocco delle merci col potenziamento del porto di Livorno e quello dell'Alta Velocità con collegamenti alla città di Bologna. Ben venga la costituzione della Città Metropolitana entro il 2009 così come auspicato dall'ANCI perché questa è la giusta dimensione amministrativa che permette la convivenza di queste quattro sfaccettature. Non è più il tempo delle grandi discussioni ma è il tempo delle scelte nella dimensione metropolitana. Bisogna concludere le opere più significative anche per non perdere la sfida del 2015 con l'Expo di Milano". (uc)