Oggi in Palazzo Vecchio la giornata conclusiva del "Progetto Lucy", corso sulla multiculturalità dedicato agli operatori sociosanitari
Un corso riservato agli operatori sociosanitari del Comune, dell'Azienda sanitaria di Firenze e della Caritas dedicato alla multiculturalità. O, per meglio dire, agli approcci da utilizzare con gli utenti immigrati dei servizi, che rappresentano una quota significativa della popolazione fiorentina. Si tratta del "Progetto Lucy", corso di aggiornamento sugli approcci e la comunicazione multiculturale per operatori sociosanitari pubblici e privati e che ha visto la sua giornata conclusiva oggi a Palazzo Vecchio. Il Salone de' Dugento ha infatti ospitato il seminario "Il cambiamento dell'utenza e i servizi: un'esperienza di formazione integrata per l'accoglienza dell'alterità culturale" organizzato dall'Amministrazione comunale e dalla Caritas."Siamo di fronte a una società che cambia, che si impone sempre più come multiculturale commenta l'assessore alle politiche sociosanitarie e presidente della Società della Salute Graziano Cioni che è intervenuto al seminario . L'immigrazione è una ricchezza ma comporta anche alcune criticità che vanno affrontate con una politica di accoglienza e di tolleranza, ma ugualmente con regole condivise e rispettate che consentano così una convivenza serena".Oltre all'assessore Cioni nella sessione mattutina sono intervenuti tra gli altri il direttore della Caritas di Firenze Alessandro Martini, il vescovo ausiliario di Firenze Claudio Maniaco, l'assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvatori, l'assessore provinciale alla pubblica istruzione e formazione Elisa Simoni. La sessione pomeridiana è stata invece dedicata alla riflessione e al confronto sul "Progetto Lucy" e sulle politiche per la salute dei migranti, con la presentazione, da parte del direttore della Società della Salute Riccardo Poli, dell'esperienza dell'ambulatorio Niccolò Stenone."L'odierna giornata di studio è molto importante sottolinea il direttore della Caritas di Firenze Alassandro Martini perché ha consentito un utile confronto sulle problematiche legate alla salute in una società caratterizzata da una sempre maggior presenza di immigrati. Il corso, finanziato dalla Provincia con i fondi europei destinati alla formazione, è stata una preziosa opportunità di aggiornamento per gli operatori sociosanitari che ogni giorno interagiscono con questa utenza". (mf)