"Muri Liberi", nuovi spazi in città per la street art, Lastri: "Opportunità per i giovani dove esprimere la creatività e dare risalto ad una forma di arte contemporanea"
Spazi e luoghi della città, dover poter esprimere liberamente la propria creatività artistica, attraverso la street art, un linguaggio del nostro tempo e che fa parte ormai della nostra cultura. E' il progetto "Muri Liberi", che consiste nell'assegnazione di spazi autorizzati per la street art, promosso dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Firenze.Gli spazi presentati stamani sono la facciata della scuola in viale Spartaco Lavagnini e la rampa pedonale Spadolini di viale Strozzi lato via del Romito.Hanno presentato il progetto l'assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili Daniela Lastri, Pietro Paolini l'organizzatore e fotografo, Guido Martini art director di Urban-Center, Antonio Ardiccioni per Switch e gli artisti Luca, Ludo e Ninja.L'inizio dei lavori sono previsti a partire dal 12 luglio e proseguirà anche nei giorni seguenti. In viale Spartaco Lavagnini, dalle 15, parte il progetto "Re-Paint", un "work in progress" che consiste nel restyling della facciata della scuola. L'intervento é curato da Urban art Center ed é realizzato dagli artisti Roland (BCX) Ober e Ludo (all caps project), 3N, Jango (start), Fluido, Agony, Mer (first lines). "Open Jam" nel sottopasso adiacente per inaugurare un nuovo muro legale dedicato alla street art a Firenze.Sempre lo stesso giorno, dalle 15 alle 20, lato via del Romito-Viale Strozzi sulla rampa pedonale Spadolini, si svolge l'iniziativa "Size does matter". Questa volta l'intervento di riqualificazione urbana é a cura dell'Associazione "Antz" e si realizza in una 48 ore di writing della rampa pedonale ad opera di Fun Cool Crew (Bue & Ninja).Gli interventi sono curati da Switch social network e da Urban Art Center e fanno parte della manifestazione "Do the right side", un progetto di riqualificazione urbana che attraverso la cultura di strada rilegge e ritrasforma lo spazio pubblico."Concedere degli spazi della città ha sottolineato l'assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili Daniela Lastri spesso grigi e inespressivi, oppure solo imbrattati di scritte, significa trasformarli in luoghi artistici e creativi, muri vivi nei quali, come è avvenuto in passato, si dà la possibilità ai giovani di dedicarsi alla propria creatività, o ad artisti ormai riconosciuti, di potersi esprimere liberamente nel contesto urbano".L'assegnazione di spazi autorizzati ha inizio nel 2003, dopo una delibera approvata in Giunta nel 2002, quando l'assessorato alle politiche giovanili assegnò 4 spazi in città nei quali autorizzare liberi interventi creativi per i writers e street artist, che sono: viale Paoli nel tratto del Palasport, il muro di confine del Parco dell'Albereta, il muro adiacente al sottopasso pedonale di Via del Gignoro (lato sinistro della strada da via del Mezzetta), il sottopasso di Piazza delle Cure. "La creazione di questi spazi dedicati ha sottolineato l'assessore Lastri - è stato un gesto aperto e innovativo per la realtà italiana e ha dato modo a tanti artisti e ragazzi di potersi liberamente esprimere alla luce del giorno". I muri autorizzati offrono dunque la possibilità per molti giovani di poter avere uno spazio visibile, dove poter sperimentare le tecniche e rifinire le opere, ed esprimere a pieno tutto il potenziale creativo dei linguaggi nati nelle strade.In questi anni gli spazi, facilmente riconoscibili dall'apposizione di una piccola targa che riporta l'autorizzazione da parte del Comune di Firenze, hanno raccolto testimonianze pittoriche di tantissimi artisti, sia italiani che stranieri. I muri hanno offerto panoramiche sempre nuove sui differenti stili, sulle tecniche e sui soggetti che esistono all'interno del variegato e sempre nuovo mondo del "graffitismo" e della street art. Ad ottimi artisti con tecniche più "tradizionali" si sono affiancati "pezzi" e disegni innovativi realizzati con tecniche illustrative a pennello o a stencil."Il largo utilizzo di questi spazi indica ha spiegato l'assessore Lastri - come il fenomeno del writing e della street art a Firenze stia diventando sempre più diffuso, e di conseguenza indica quanto ci sia in città la necessità di spazi come questi, dove i giovani artisti possono esprimere la propria creatività. Ma non solo. I muri sono diventati oltre che luoghi di incontro per "writers" anche luoghi di aggregazione, di autogestione, di scambio di idee e di interazione per ragazzi di tutte le età"."Ci tengo a sottolineare ha proseguito l'assessore Lastri che i graffiti, negli spazi dedicati, sono stati cambiati nel tempo e non abbiamo mai avuto problemi di "imbrattamenti" o atti e scritte vandaliche legate alle attività dei writers, anzi, i muri sono diventati negli anni degli spazi sempre in trasformazione, curati e mai lasciati al degrado del tempo".Con la concessione di altri due spazi autorizzati in varie parti della città, Firenze si è dimostrata all'avanguardia insieme ad altre poche città in Italia, e ad oggi può iniziare a vantare un bagaglio culturale aperto alla contemporaneità dell'arte di strada. (pc)