Lavori per la linea 1 in Via Alamanni, Cellai (An- Pdl): "Ritardo e dilettantismo nell'allestimento del cantiere"

Questo l'intervento del consigliere di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai"Questo è lo scenario a cui ho assistito personalmente stamani in via Alamanni dove è in corso la sistemazione del cantiere della linea 1 verso piazza della Stazione. Alle 12, arrivo sul posto e non trovo alcun operaio al lavoro. Individuo un addetto ai lavori e tento di fargli qualche domanda in proposito. Mi dice che gli operai sono a pranzo e che rientreranno. Gli chiedo cortesemente quanti sono e mi risponde prendendomi in giro, per usare un eufemismo, chiedendomi se pretendo di sapere pure di quale sesso siano. Mi dice infine di rivolgermi al Comune. Trovo allora una persona, dell'ufficio mobilità, alla quale chiedo perché la messa in sicurezza non sia stata ancora completata dopo quasi tre giorni, trattandosi di poche decine di metri di strada. Mi sento rispondere che questo lo devo chiedere a chi esegue i lavori. Contatto allora la segreteria del vicesindaco Matulli segnalando i fatti e mi viene risposto questo che ‘gli operai a lavoro in questi primi tre giorni di messa in sicurezza del cantiere sono 5. Oggi termineranno le recinzioni e poi inizieranno i lavori'.Tre giorni quindi per delimitare e mettere in sicurezza un cantiere di poche decine di metri. Come è possibile che ci fossero soltanto 5 operai a lavoro? Se la matematica non è un'opinione ne bastavano 15 per sistemare il cantiere in una giornata. Quali accordi ha preso il Comune con le ditte? Possibile che a fronte di un ritardo enorme già accumulato con la linea 1 si inizi un cantiere così complesso come quello della Stazione in questo modo? Lo sa il Comune quanti danni economici subiscono le attività a causa di questo dilettantismo? Lo sa quali sono i rischi per i dipendenti delle stesse?E ancora: il progetto del cantiere illustrato ai commercianti e alle categorie prevedeva la chiusura completa di via Alamanni in direzione stazione, con obbligo di svolta verso via Jacopo da Diacceto. Invece una corsia è aperta con possibilità di svolta verso via degli Orti Oricellari. Il risultato è che i pedoni si dirigono verso la stazione sul lato delle Poste, dalla parte opposta rispetto alle attività commerciali verso le quali dovevano essere incanalati con gli attraversamenti pedonali. Per far fronte a questo sono state poste delle transenne per impedire di usare il marciapiede, ma in questo modo una marea di persone camminavano su questa improvvisata corsia, in mezzo alle auto ed ai pullman. Per quanto riguarda i vigili urbani, neppure l'ombra. Il rischio è per la sicurezza dei pedoni e per la mancata "incalanazione degli stessi", come era stato concordato, verso il marciapiede posto dall'altra parte della strada di fronte ai negozi.Senza parlare di tutte le persone che chiedevano in giro dove fossero state spostate le fermate Ataf. Possibile non pensare a mettere degli "steward" in grado di aiutare gli utenti? E poi si pretende pure 1 euro e 20 a corsa.E' iniziato decisamente male questo cantiere. Ma lo sorveglieremo giorno e notte, contando e filmando quante persone ci lavorano, come e quando. Il Comune ha promesso tempi certi per la conclusione del cantiere. Il sindaco dimostri di non essere solo un fantasma, si faccia sentire chiaramente dalle imprese che faranno i lavori e vada a rassicurare i commercianti confermando che i tempi promessi per la fine del cantiere saranno rispettati".(lb)