Ventimila alloggi in affitto, gli assessori Biagi e Coggiola: "Una grande operazione che ha dato una risposta concreta a 369 famiglie fiorentine"

"Siamo convinti di aver fatto una grande operazione che dà una risposta concreta a 369 famiglie fiorentine. Una operazione che non ha eguali in Italia e in Europa e che anticipa quanto previsto dal Piano Strutturale che prevede la destinazione della metà della capacità edificatoria all'edilizia sociale". E' quanto rispondono gli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e alle politiche abitative Paolo Coggiola a un'interrogazione presentata dalla capogruppo di Unaltracittà/unaltromondo Ornella De Zordo in merito al Programma sperimentale nazionale Ventimila alloggi in affitto. "Ci sono 369 famiglie felici di poter dell'opportunità di abitare in un alloggio a canoni che vanno da 350 a 500 euro – ha precisato l'assessore Coggiola –. Sfido la consigliera De Zordo a trovare condizioni e soluzioni migliori di quelle rese possibili dal programma Ventimila alloggi in affitto. Anche perché la realizzazione di case destinate all'affitto permanente è sempre legata alla presenza di un investimento pubblico. In questo caso si è trattato di uno stanziamento statale ma nel Piano Strutturale è prevista una norma con cui dare vita a un fondo comunale finalizzato a interventi di questo tipo". Si tratta della norma del 20% che prevede che chi realizza interventi superiori a 2.000 metri quadrati di superficie debba destinare almeno il 20% della metratura ad alloggi a canone convenzionato. "Si tratta di una norma che ha fatto scuola - ha sottolineato l'assessore Biagi - e che darà un importante contributo al problema abitativo non soltanto per gli alloggi che saranno materialmente realizzati. È infatti prevista la possibilità per i privati di non costruire tutti o quota parte degli appartamenti in cambio di un esborso al Comune. Queste risorse (che ammontano già a 500.000 euro) andranno a finanziare un fondo comunale con cui finanziare un programma sull'esempio dei Ventimila alloggi in affitto".Per quanto riguarda il contratto di locazione, l'assessore Coggiola ha ricordato che lo schema è stato concordato con gli operatori e con i sindacati di inquilini e proprietari. Sulla base della convenzione urbanistica è stato quindi stabilito sulla base dei patti territoriali vigenti con abbattimento del 25%. "Tenuto conto che attualmente è in corso la ridefinizione dei nuovi patti territoriali – ha precisato l'assessore Coggiola – insieme ai sindacati degli inquilini e ai rappresentati dei proprietari abbiamo discusso in merito all'entità della rivalutazione Istat da applicare al valore del 2004. Invece del 75% richiesto dai proprietari, abbiamo proposto il 37,50% della variazione dell'indice Istat. Una proposta accettata dai proprietari ma rifiutata dai sindacati. Si è trattato dell'unico episodio di tutto il lavoro portato avanti per la definizione del contratto tipo in cui si è manifestata una posizione contraria dei sindacati degli inquilini. Comunque – ha concluso l'assessore Coggiola – i canoni variano da 350 a 500 euro".In dettaglio i canoni variano da un minimo di 5,97 euro al metro quadrato ad un massimo di 7,09 euro al metro quadrato a seconda che gli alloggi siano inferiori o superiori a 55 metri quadrati ed alla loro ubicazione. A titolo esemplificativo un appartamento di 40 metri quadrati ha un canone massimo di affitto di 283,60 euro e un appartamento di 60 metri quadrati ha un canone massimo di 370,20 euro. Ovviamente a questi valori occorre aggiungere la quota del posto auto, cantina e eventuali terrazze. Tali canoni, a seguito della Finanziaria 2007 saranno gravati dell'IVA al 10%. A conti fatti, quindi, l'affitto medio si attesta sui 450 euro al mese, ben lontano dai canoni sul libero mercato. (mf)