Bosi (FIPld): «I comitati appoggino le nuove soluzioni per il potenziamento dell'aeroporto»
Questo il testo dell'intervento del consigliere Enrico Bosi (FI-Pdl):«Sono da sempre sostenitore di un aeroporto degno di questo nome per Firenze. Mi sono a suo tempo battuto per la soluzione di San Giorgio a Colonica bocciata trentanni fa soltanto ed unicamente per motivi politici e squallidi interessi economici del momento. Oggi continuo a battermi per lo sviluppo del Vespucci che si è dimostrato struttura indispensabile per la crescita del bacino Firenze-Prato-Pistoia, indiscutibilmente il più ricco di aziende e cuore trainante dell'economia toscana.Comprendo perfettamente anche le esigenze di chi vive nei dintorni dello scalo e mi rendo conto dei disagi che soffre per il rumore e l'inquinamento dovuti al passaggio dei velivoli. Voglio in questo senso ricordare che l'incidenza dell'aeroporto sull'inquinamento della zona è minore di quanto si pensi se si considerano i milioni di veicoli che ogni anno circolano attorno ai nuclei abitati della zona o sull' autostrada o sulla normale rete viaria che in molti casi risale agli inizi del secolo. Il tutto è appesantito dalla circolazione di mezzi di trasporto merci e non che gravitano attorno alle concentrazioni industriali e commerciali della zona.Senza far polemiche che ormai appartengono al passato occorre anche dire che la mancanza di piani regolatori e di urbanizzazione adeguati hanno alla lunga favorito uno sviluppo caotico dell'area senza mai tener conto non solo delle esigenze dell'aeroporto ma neanche di quelle dei cittadini che vi abitano.La costruzione di una pista parallela all'autostrada o il riorientamento dell'attuale, uniche soluzioni alle pressanti esigenze di sviluppo del Vespucci, è la strada da percorrere senza esitazioni anche perché viene incontro alle esigenze della popolazione attualmente interessata dai problemi posti dallo scalo. La direttrice infatti di decollo e di atterraggio, specie nell'ipotesi della pista parallela, eliminerebbe il transito aereo dalle zone attualmente interessate per spostarlo su una direttrice più libera da insediamenti urbani.Peretola, Brozzi e Quaracchi sarebbero completamente libere dall'inquinamento aereo e le popolazioni avrebbero finalmente quella tranquillità a cui hanno diritto.I comitati hanno la grande funzione di difendere gli interessi della popolazione locale, ma a mio avviso si sono sempre battuti verso un falso obiettivo, la chiusura dell'aeroporto o la sua trasformazione in poco più di un aeroclub.Ora si prospetta loro una grande opportunità: appoggiare il nuovo progetto aeroportuale senza coltivare le posizioni politiche proprie di certa parte della sinistra, in particolare quella estrema, che è sempre contro tutto e tutti, senza mai proporre soluzioni convincenti ed alternative, ma abbracciando di volta in volta quelle posizioni che più si indirizzano verso la cancellazione di Peretola o il suo ineluttabile declino (vedasi le "crociate" pro Pisa e pro Bologna), prospettiva che veramente metterebbe in ginocchio l'economia locale.Firenze, oltre ad un efficiente aeroporto, necessita di una tangenziale e della bretella Barberino-Incisa (la cui mancanza è in gran parte causa dei problemi di traffico e di inquinamento della nostra città) e della TAV (qualunque sia la soluzione adottata per l'attraversamento cittadino).Per questi motivi che rappresentano un atto di accusa contro una classe dirigente immobile e miope Firenze ha perso decenni di regolare sviluppo e migliaia di posti di lavoro. Oggi la Toscana ed il suo capoluogo sono le cenerentole d'Italia nel campo delle infrastrutture e delle opere pubbliche.A questo punto mi chiedo: i comitati vogliono ancora percorrere questa strada?Se è così non avranno mai l'appoggio e la solidarietà mia e di Forza Italia».(fn)