Nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio la mostra a cura del gruppo socio riabilitativo Gi.Lo.Da.Da

Una mostra in occasione del trentesimo anniversario della legge 180 è stata allestita nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio. L'iniziativa è promossa dalla commissione salute e politiche sociali insieme alla presidenza del consiglio comunale di Firenze e di Pescia e raccoglie 20 opere del gruppo artistico di riabilitazione sociale Gi.Lo.Da.Da. Quest'ultimo è coordinato dal pittore Giovanni Boldrini, artista professionista che vanta numerose esposizioni italiane e internazionali, esponente della corrente chiamata iperspazialismo e che lavora insieme a tre ragazzi disabili della provincia di Pistoia: Davide Poggetti, Davide Castiglioni, Lorenzo Pacini. L'obiettivo sociale della formazione artistica è quello di garantire «un'opportunità riabilitativa alle persone disabili e sviluppare tecniche comunicative attraverso l'arte, dimostrando così che vale la pena lavorare sulla ricchezza interiore di questi ragazzi per dare luce alla loro potenza emotiva e creativa».Nella mostra di Palazzo Vecchio sono esposte 10 opere dal titolo "Arte a cuore nudo" e 10 dipinti che raffigurano la storia de "La ragazza dalla mantellina Rossa", una favola scritta dal poeta cubano Boris Gonzalez. Le tecniche usate per dipingere i lavori spaziano dal collage, alla sovrapposizione di tessuti e di tele trasparenti che danno un effetto tridimensionale.«Lo scopo dell'esposizione – ha spiegato la presidente della commissione salute e politiche sociali Susanna Agostini – è quello di mettere in relazione opere e attività di differenti soggetti sul tema della comunicazione collettiva e della capacità di integrazione sociale di uomini e donne con patologie tali che, fino a trent'anni fa, erano costretti a vivere dentro le strutture sanitarie. La legge 180 – ha proseguito Susanna Agostini – è stata lo strumento normativo che insieme ad altri ha favorito la deospedalizzazione di persone con problematiche di salute mentale. A trenta anni di distanza il comune di Firenze e di Pescia lavorano insieme per dare una speranza e un percorso riabilitativo comune alle persone escluse dai sistemi educativi».«Palazzo Vecchio ancora una volta si apre alle contaminazioni artistiche diventando un luogo dove sono ospitate opere creative e ricche di significati sociali – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini – l'importanza dell'esposizione è data soprattutto dal lavoro e dall'impegno di chi lavora nel progetto di Gi.Lo.Da.Da».All'inaugurazione della mostra, che proseguirà fino al 10 di luglio, erano presenti oltre a Susanna Agostini e agli artisti di Gi.Lo.Da.Da, anche il critico d'arte Daniele Menicucci e il presidente del consiglio comunale di Pescia, Claudio Giuntoli. (fn)SEGUE FOTO TORRINI