Assemblea Confidustria, l'intervento del sindaco Domenici. "Niente tagli al progetto tramvia, accordo con Milano per l'Expo 2015, l'anno prossimo votiamo anche per la città metropolitana"

Il tema della tramvia, con l'annuncio del recupero dei 20 milioni di euro che il governo aveva deciso di tagliare; quello dei rifiuti, con la necessità di realizzare il termovalorizzatore entro il 2012; l'aeroporto, con la soddisfazione che finalmente al centro del dibattito sia arrivata la possibilità di una nuova pista; l'area fiorentina, con la proposta che nel 2009 si voti non solo per i sindaci in scadenza, ma anche per gli organi della nuova città metropolitana, superando la Provincia. E l'annuncio di un accordo bilaterale fra Firenze e Milano in vista dell'Expo 2015. Sono questi alcuni degli argomenti toccati dal sindaco Leonardo Domenici nel suo intervento di stamani all'assemblea annuale di Confindustria Firenze.Dopo aver fatto a nome della città gli auguri di buon lavoro alla presidente di Confindustria nazionale Emma Marcegaglia, Domenici è entrato subito nel merito della relazione di apertura del presidente di Confindustria Firenze Giovanni Gentile, definendone "condivisibili" due ispirazioni di fondo: "la consapevolezza che siamo in un processo di trasformazione profonda della città, che richiede certezze nei tempi e nei programmi"; e "il senso di una sfida che ci riguarda tutti, ciascuno per la sua parte, in una logica di democrazia associativa e non consociativa, come abbiamo cercato di fare con il Piano Strategico e la concertazione". "Accanto ad un necessario cambio di marcia, occorre anche la necessaria continuità amministrativa – ha aggiunto Domenici – del resto, ci sono molte partite aperte che vanno chiuse. In questo senso, ci vuole la certezza di programmi e dei tempi, con maggiore efficienza della pubblica amministrazione, maggiore spirito di collaborazione, ma anche una minore sovrapposizione di competenze, sommatoria di atti a diversi livelli decisionali, che rapprendano troppo spesso un rallentamento in ciò che facciamo. Ne paghiamo le conseguenze anche a livello di istituzioni locali"."Di giorno in giorno, ci troviamo di fronte a problemi nuovi: oggi per esempio abbiamo avuto la notizia che con le ultime coperture decise per il ‘decreto Ici' ci sarebbero 20 milioni di euro in meno per il biennio 2009-2010 per il finanziamento dei lavori della tramvia. Sono fondi che dovrebbero andare a coprire anche la realizzazione della linea 1, che dobbiamo terminare entro la prossima primavera. Posso però dire, dopo averne parlato stamani con il ministro Tremonti, che poco fa mi ha raggiunto una telefonata del sottosegretario Vegas con l'assicurazione dell'impegno del governo a recuperare questi fondi con la conversione del decreto Finanziaria, che dovrà necessariamente avvenire entro le ferie estive. E' una notizia positiva che sono contento di riferire"."La questione dei tempi – ha proseguito il sindaco - ha a che fare molto anche con la politica. Nel senso che il punto fondamentale è la chiarezza su programmi, obiettivi, alleanze. Da un lato, credo ci sia necessità di alleanze che non rappresentino ostacolo e ritardo nell'azione di governo e nell'attuazione dei programmi; da qui l'importanza del periodo elettorale, che non deve rappresentare una paralisi, ma un momento di dibattuto pubblico intorno ai punti strategici. Dall'altro lato, è necessario dimostrare sempre di essere forza di governo anche quando si sta all'opposizione, evitando di cavalcare ogni forma di protesta".Il sindaco ha poi elencato una serie di priorità per la città, partendo dalla questione dei rifiuti. "Stiamo lavorando alacremente con Regione e Provincia, sia sul tema della raccolta differenziata sia su quello dello smaltimento, ricorrendo anche a impianti di termovalorizzazione tecnologicamente avanzati. Credo sia necessario fare tutto ciò che è possibile per abbreviare i tempi di realizzazione di questo impianto, anche se ritengo improbabile che si possano terminare i lavori prima del 2012. Questo significa che abbiamo davanti una fase delicata, complessa, di transizione, che andrà attentamente governata con l'impegno di tutti, prime le istituzioni".Poi il tema dell'aeroporto. "Devo dire con piacere che, dopo aver sollevato la questione quattro anni fa circa la possibilità di un riorientamento della pista (allora non ottenne grande successo), vedo che oggi questo tema è al centro del dibattito istituzionale: sono soddisfatto di questo, così come sono soddisfatto degli orientamenti che vedo emergere dalle categorie economiche. Penso ad esempio al recente sondaggio Swg, dove emerge la consapevolezza delle imprese per un cofinanziamento pubblico-privato nella realizzazione di questa nuova infrastruttura (voglio sempre ricordare che dal 2003 i Comuni di Firenze e Prato nella partecipazione azionaria dell'aeroporto sono scesi dal 27,64 a 3,64%), così come il fatto che non si consideri in contraddizione lo sviluppo di Peretola con un rapporto di sempre maggiore integrazione con lo scalo di Pisa".Sempre parlando di infrastrutture, il sindaco si è soffermato poi sul progetto dell'Alta velocità, facendo un annuncio importante. "Quello dell'Alta velocità è un tema essenziale, poichè sappiamo che è funzionale ad una riorganizzazione di sistema della mobilità della nostra area. E' necessario che l'Alta velocità sia realizzata entro il 2015, con il sottoatraversamento e la nuova stazione sotterranea, poiché quello sarà un anno importante per il sistema paese: ci sarà l'Expo 2015. A questo proposito, colgo l'occasione per annunciare che con il sindaco Moratti stiamo lavorando ad un accordo bilaterale tra Firenze e Milano che preveda l'organizzazione di eventi in comune, la gestione associata del turismo culturale e d'affari, gli scambi in settori economici a cominciare dalla moda. Però per avere tutto questo, sarebbe importante avere un treno che porti da Milano a Firenze in tempi brevi: ci vuole l'alta velocità".Domenici ha poi lanciato una proposta, anzi una ‘ipotesi di lavoro' in vista delle prossime elezioni amministrative. "Proviamo a lavorare perché nel 2009 – ha detto il sindaco - si voti non solo per l'elezione dei sindaci e dei consigli comunali, ma anche per quelli che potrebbero essere gli organi della città metropolitana, con la legittimazione del voto popolare. Questo significa che siamo tutti chiamati oggi al elaborare una proposta di quella che potrebbe essere l'organizzazione istituzionale della città metropolitana: un obiettivo complesso ma non impossibile, se ci si muove subito, avanzando idee concrete di perimetrazione, modalità organizzativa, statuto. Certo questo implica una semplificazione istituzionale, con il superamento della attuale Provincia, ma credo che sia un traguardo che si può provare a raggiungere. Altrimenti, rimane l'obiettivo di realizzare l'unione degli 11 comuni dell'area fiorentina".Richiamandosi poi alla relazione di Gentile, il sindaco ha fatto riferimento ai nuovi investimenti infrastrutturali citati dal presidente di Confindustria: "E' giusto da parte del mondo imprenditoriale proporsi sempre nuovi obiettivi. Dico anche però che dobbiamo fare ragionamento in primo luogo con il governo, per capire quali sono le compatibilità fra una politica di investimenti pubblici (anche se non solo pubblici) e l'obiettivo del raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2011". Mentre riguardo la proposta di una legge speciale per Firenze, Domenici ha detto che "l'obiettivo fondamentale è quello di definire una proposta credibile, realistica ma molto innovativa per il federalismo fiscale. L'obiettivo deve essere questo. Finchè non sarà raggiunto, abbiamo bisogno di interventi straordinari che facciano riferimento alla particolarità e alla specificità della nostra area".Infine il sindaco ha fatto riferimento alla spesa e agli investimenti delle istituzioni locali per mantenere e favorire la coesione sociale. "Anche se i tempi sono molto cambiati, e se abbiamo bisogno di un nuovo modello di welfare più flessibile, questi investimenti restano indispensabili. Firenze è una delle città italiane che restituisce di più ai cittadini in termini di spesa: il rapporto fra spesa corrente e popolazione residente è pari a 1367 euro; l'incidenza della spesa sociale è pari al 39% della spesa totale (in una situazione di risorse decrescenti e di pressione fiscale stabile dal 2001); abbiamo fatto molti investimenti, ma la nostra capacità di indebitamento (il rapporto fra interessi passivi e entrate correnti) è del 4,87%, ben al di sotto del 15% previsto dalla legge. Una gestione faticosa, ma oculata e attenta del bilancio del Comune. Sono cifre che sembrano scontate, ma molto importanti"."In questo momento – ha concluso Domenici - nel paese abbiamo bisogno di confronto e dialogo sulle riforme istituzionali e costituzionali, a cominciare dal federalismo fiscale. In questi anni abbiamo avuto una politica che ha fatto della comunicazione e della rappresentazione il suo aspetto più appariscente e significativo. Oggi, nel momento in cui aleggia un senso generalizzato di insicurezza per il domani, c'è bisogno di una politica e di istituzioni che devono dare fiducia e certezze. Abbiamo bisogno di serietà, rigore e regole certe. Se ci ispireremo a questi principi, potremo finalmente dare uno slancio diverso alla prospettiva dell'Italia".(ag)