Assemblea Assindustria, Carrai (PD): «Ha ragione il presidente Gentile, infrastrutture la vera priorità»

«Amministratori e forze politiche dovrebbero avere ben presente la scaletta delle priorità infrastrutturali fatta oggi dal presidente di Confindustria Giovanni Gentile». Lo ha detto il consigliere Marco Carrai (Partito Democratico).«Un vivo apprezzamento e ringraziamento deve giungere al presidente Gentile – ha aggiunto Carrai – per la puntuale e stimolante relazione annuale. Impossibile pensare allo sviluppo culturale e imprenditoriale di Firenze senza affrontare e risolvere problemi quali l'aeroporto, la veloce realizzazione del nodo ferroviario dell' alta velocità e della relativa stazione, senza correre il rischio di essere saltati dal traffico in passaggio, il superamento dei vincoli esclusivamente burocratici che ostacolano anche le decisioni prese, come la realizzazione del termovalorizzatore. Il presidente della Provincia ha giustamente richiamato i troppi vincoli burocratici che allungano i tempi, citando i tanti, forse troppi, acronimi e sigle di enti o documenti dietro i quali si celano problemi con i quali gli imprenditori tutti i giorni si devono confrontare e troppe volte difendere».«Alla politica e agli amministratori – secondo il consigliere del PD - molte volte basterebbe non inventare chissà cosa, ma solo garantire la piena libertà di impresa attraverso la semplificazione della burocrazia, uno degli ostacoli più grandi. In Italia si perde più tempo a riempire moduli di quanto se ne investe per produrre ed innovare. Fare e fare presto deve diventare il motto di un'intera città che rischia di attardarsi a discutere un po' troppo. L'idea di fare diventare Firenze la Davos della cultura è allora un'ulteriore stimolo a porsi un obiettivo da raggiungere attraverso la messa a sistema di tutto ciò che c'è di buono nella nostra città a partire dall'Ente Cassa di Risparmio, dalla Fondazione Palazzo Strozzi, dall'Opificio delle Pietre dure, Dagli Uffizi e tutti i centri di produzione culturale che il mondo ci invidia».«Certo – ha concluso Carrai – tale obiettivo necessità, ed è qui la sfida, di un aeroporto che funzioni e che, come ha detto il presidente di KME, Vincenzo Manes, non ti faccia arrivare in 6 ore da Firenze alla Germania, oppure di un nodo ferroviario ad alta velocità in grado di interagire con il sistema della mobilità urbana. Sbaglierebbe chi vede in questi discorsi critiche per il passato perchè sono, e restano, stimoli per il futuro». (fn)