Stella (FI-Pdl) e Alessandri (AN-Pdl): «Lo stilista Giorgio Armani ha fatto una riflessione seria»
«Lo stilista Giorgio Armani ha fatto una riflessione seria, quando parlando del centro storico di Firenze, han detto che è diventato un suk». E' quanto hanno dichiarato i consiglieri Marco Stella (FI-Pdl) e Stefano Alessandri (AN-Pdl) secondo i quali «questa amministrazione ha provocato a Firenze un danno di immagine di proporzioni abissali che avrà sicuramente ripercussioni anche sul versante di vista economico».«Che il centro sia un suk non è soltanto il pensiero dello stilista hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra ma di molti avventori che erano a Pitti immagine ed è anche il pensiero di molti turisti che tornano a Firenze dopo qualche anno: la nostra città è cambiata e sta vivendo un lento declino. Un declino che ha una responsabilità ed un colore politico preciso, quello dell'amministrazione di sinistra, incapace di risolvere i problemi e dare prospettiva ad una città che ha bisogno di risposte e rilancio. L'incapacità di chi governa Firenze evidenzia carenze di ogni genere, da quelle infrastrutturali, con un aeroporto che riesce a svilupparsi, ad un sistema fieristico ingessato che perde fiere ogni anno, per finire ad un generale senso di insicurezza».«Giorgio Armani hanno rilevato Stella e Alessandri non ha fatto altro che raccontare la verità e questa verità provoca non poco fastidio ai nostri amministratori che non riescono a contrastare i fenomeni di illegalità diffusa che quotidianamente viviamo nel centro di Firenze. Non è possibile giocare con la sicurezza dei cittadini: sono necessari maggiori garanzie ed un controllo del territorio più capillare. Le stesse parole dell'assessore Gori ci lasciano perplessi: visto che lui un paio di idee ce l'ha già come mai non le abbia inserite nel nuovo regolamento di polizia municipale che ci accingiamo a discutere? L'assessore pensa di risolvere i problemi legati al degrado ed all'abusivismo con qualche ora di lezione nelle scuole: non possiamo meravigliarci, allora, che la nostra città sia ridotta in questa condizioni». (fn)