Diaw (Rifondazione): «No al Premio Galileo a Blaise Campaore»
Questo il testo dell'intervento del consigliere di Rifondazione Comunista Mbaye Diaw, Sinistra Unitaria e Plurale, Federazione Africana in Toscana, Amici dell'Africa, Amici di Sankara, Comitato Africano per la Democrazia, Coordinamento delle Comunità Senegalesi:«Noi cittadini africani e gli amici dell'Africa, con molto stupore e vergogna, abbiamo saputo che, probabilmente il mercante della morte ed assassino di Thomas Sankara (ex Presidente del Burkina Faso) sarà onorato il 25 Giugno con il Premio Galileo. Come motivazione di questo riconoscimento, che si svolge sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica italiana, sono stati citati il suo impegno e la sua mediazione per la risoluzione dei conflitti etnici e sociali che dilagano in Africa.Noi africani ed amici dell'Africa, ci poniamo delle domande: Questi intellettuali ed enti italiani (promotori del premio), quale storia dell'Africa conoscono? Che cosa sanno della dittatura? Che cosa sanno dei mercanti di armi? Che sanno di coloro che ammazzano i giornalisti? Come si può sostenere che Blaise Compaoré (Presidente in carica della Repubblica del Burkina Faso) sia un uomo di Pace? E quindi, presto potrà essere la volta di Mobutu, Charles Taylor, Savimbi, Pither Botha, ecc ad essere premiati.Oggi vogliamo denunciare apertamente il silenzio di tante persone ed associazioni che ogni anno, organizzano a Firenze feste, raccolte di fondi, proiezioni cinematografiche, ecc per il popolo Burkinabè, e chiedere loro che cosa stanno facendo per impedire questo smacco all'Africa, ossia lasciare che venga onorato l'aguzzino di Sankara.Se lo scopo di queste istituzioni ed associazioni di beneficenza italiane è il miglioramento delle condizioni di vita del popolo Burkinabè, bisogna allo stesso tempo chiedersi se questi aiuti umanitari e raccolte di fondi non sono un favore all'attuale presidente e dittatore del Burkina Faso. Oltre a portare doni, perché queste Ong non s'impegnano affinché il popolo di questa nazione africana possa contare su se stesso ricordandogli che questo era il progetto di Sankara, considerato il rivoluzionario ideologico e culturale dell'Africa, speranza del continente nero?Noi africani ed amici dell'Africa, condanniamo la scelta del nome del futuro individuo che verrà premiato ed abbiamo la convinzione che nella città di La Pira, la pace sia un valore. Abbiamo la certezza che la vile politica del denaro e dei premi attribuiti a torto non giovano all'Africa, e l'eventuale assegnazione di questo riconoscimento, ci affligge e ci offende. Con coraggio gridiamo che è vergognoso presentare un assassino come uomo di pace. Per questo, invitiamo le seguenti istituzioni ed associazioni per dire unitamente no al Premio Galileo a Blaise Campaore:Unicoop Firenze, Assessorato alla Pace e perdono della Regione Toscana, Euro Africa-PartnershipCirpac, Polo Sociale di Novoli, Il Centro Nord e Sud, Tavolo dell'Africa, Associazione Shalom».(fn)