Aeroporto, Malavolti e Baruzzi (SD): «Riportare l'impatto ambientale nei limiti di legge e studiare le soluzioni per ridurlo»

Questo il testo dei consiglieri Gregorio Malavolti e Daniele Baruzzi (Sinistra Democratica):«In un momento in cui si torna a parlare concretamente di area metropolitana, che è il minimo livello istituzionale oggi possibile, ci pare arcaica la visione campanilistica dell'aeroporto di Firenze come elemento fondante per lo sviluppo dei collegamenti della nostra città. In tutti i settori, e soprattutto quello aeroportuale, questi vanno inquadrati nel loro bacino di utenza che è regionale e sovraregionale. I collegamenti da e verso la nostra città, ma anche i soli collegamenti aerei dipendono non soltanto dall'aeroporto di Firenze, ma anche da servizi efficienti e rapidi con gli altri scali vicini di Pisa e Bologna. E' bene ricordare che con l'apertura della tratta ad alta capacità si potrà andare da Firenze e Bologna in treno in 30 minuti. L'aeroporto di Bologna non è una minaccia per il nostro territorio, anzi averlo così vicino offre opportunità aggiuntive di crescita alla nostra città.Per questi motivi non aderiamo all'appello alla costituzione dell'intergruppo consiliare "che si impegni per un armonico sviluppo dell'aeroporto" che ci pare articolato in un'ottica troppo fiorentinocentrica.L'aeroporto di Firenze così com'è oggi ha purtroppo un inaccettabile impatto sulla città in termini di inquinamento acustico, ben oltre i limiti di legge di 60 db. Da un quasi un anno attendiamo la messa in rete delle tracce radar con le misure di impatto acustico, che consentiranno di intervenire in maniera mirata per riportare nel minor tempo possibile l'impatto dell'aeroporto nei termini di legge. Ricordiamo che nell'Ottobre 2007 in un'audizione della Commissione l'Enav annunciò che sarebbe stata questione di giorni.La priorità assoluta è intervenire per riportare nei limiti di legge l'impatto acustico che ha in questo momento l'aeroporto su alcune zone della città.In assenza di altre soluzioni realistiche chiediamo, come abbiamo scritto in una specifica mozione promossa insieme ad altri colleghi, che si arrivi al contingentamento dei voli, come all'aeroporto romano di Ciampino, con modalità idonee alle proporzioni ridotte del nostro scalo che non si può permettere più di 70-80 voli complessivi al giorno. Chiediamo anche di ridurre l'orario di agibilità, dall'attuale 6.30-23 ad un più consono 7.00-22.00Sulle ipotesi in campo – pista parallela o rotazione di alcuni gradi dell'attuale pista sono necessari studi scientifici per valutare se la nuova pista ipotizzata diminuirebbe o aumenterebbe la quantità di popolazione esposta al rumore causato dagli atterraggi e decolli su un'area diversa rispetto a quella attuale. Anche l'Assessore regionale Conti che nell'incontro di oggi con le Commissioni Ambiente ed Economia ha suggerito di impostare la discussione a partire da un serio studio sull'impatto delle diverse soluzioni, fermo restando un limite massimo per la pista di 2 chilometri, di cui ha parlato, come si confa ad un city airport.Ma è bene sottolineare che le varie ipotesi dovranno essere confrontate in tutto il loro impatto, dato che nessuna pista può essere al cento per cento unidirezionale e che vanno valutate rispetto alla compatibilità con i progetti in realizzazione e completamento che hanno una valenza metropolitana tra cui il Parco della piana, l'insediamento di Castello, il Polo universitario di Sesto.Crediamo che serva, anche in un'ottica di integrazione regionale con gli altri scali della Toscana, prevedere la velocizzazione del collegamenti ferroviari con Pisa – che sarà poi collegato con una navetta automatica all'aeroporto - prevedendo anche il raddoppio dei binari esistenti. Molti si rivolgono alle compagnie private di bus anche perché per fare gli 80 chilometri che separano il centro di Firenze al centro di Pisa si impiegano più di 60 minuti. A questo proposito ci dispiace aver avuto l'impressione, durante l'audizione di oggi, che l'Assessore Regionale ai Trasporti non abbia apprezzato che il Consiglio Comunale di Firenze si interessi ai collegamenti con Pisa, visto che l'ottica che tutti perseguiamo è quella di una maggiore integrazione degli aeroporti con il territorio».(fn)