Giocoli, Bosi e Pieri (FI-Pdl): «Rifiuti, sporco e graffiti ecco lo scempio che circonda Palazzo Vecchio»
Le strade della Firenze antica, quelle intorno a Palazzo Vecchio e che tutto il mondo ci invidia, trasformate in orinatoi a cielo aperto. Sacchi di spazzatura maleodorante abbandonati sui marciapiedi. Muri deturpati dai graffiti. Sui questo scorcio di città hanno rivolto la loro attenzione la capogruppo di Forza Italia-Pdl Bianca Maria Giocoli ed i consiglieri Enrico Bosi e Massimo Pieri.«Tutti luoghi che ricordano pagine gloriose della storia passata hanno sottolineato dove si dovrebbe respirare la tipica atmosfera della città rinascimentale e che, invece, sono diventati angoli ripugnanti per il cattivo odore, le evidenti chiazze sui muri, le fetide pozzanghere che hanno fatto diventare alcuni vicoli una latrina a cielo aperto».«Tanti cittadini ci hanno segnalato questa situazione di degrado ha spiegato Massimo Pieri così, con i colleghi Giocoli e Bosi e la collaborazione di Francesco Lascialfari, abbiamo realizzato un dossier di foto che racconta come questa zona del centro storico sia diventata una vera e propria pattumiera».«Una situazione ha commentato Bianca Maria Giocoli che dimostra come questa città non sia amata da chi la governa. Firenze è trascurata ormai da tempo e non sarà certo il nuovo regolamento di polizia municipale, che in questi giorni l'assessore Cioni sta presentando alle varie commissioni, a risolvere i problemi. Siamo arrivati a un degrado tale che le sanzioni rimarranno lettera morta. Il nuovo regolamento sarà sicuramente una moderna rivisitazione "letteraria" delle vecchie norme ma siamo convinti che sarà impossibile migliorare la situazione visto l'organico ridotto della polizia municipale. Ma questo stato di abbandono lo vediamo solo noi? Il sindaco e la giunta fanno mai due passi intorno a Palazzo Vecchio?».« Da tempo mi batto contro l'obbrobrio dei graffiti, come testimoniano una serie di atti propositivi presentati in consiglio comunale ha ricordato Enrico Bosi ma per ora non si è visto nulla e così è continuato il massacro dei muri della nostra città. Manca un investimento consistente ed un piano adeguato sulla prevenzione e repressione che non si limiti ai soliti proclami, come avvenuto finora, ma si caratterizzi per concretezza ed efficacia». (fn)