Nocentini: «Ingiustificato l'appello del sindaco alla città»
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo Rifondazione Comunista e presidente della commissione affari istituzionali:«Sarebbe stato utile poter ascoltare per intero l'intervento del Sindaco sui CPT ieri in Consiglio Comunale: ve ne erano tutte le condizioni. E' stata una sua scelta quella di interrompersi, definire "teatrino" la seduta e l'aula consiliare, insofferente del brusio, niente di più, che veniva dall'ala riservata al pubblico.Non solo quindi per il rispetto dovuto agli altri consiglieri che lo stavano ascoltando, ma per la stessa importanza dell'argomento era opportuno che completasse la comunicazione e informasse direttamente il Consiglio, non tramite stampa, dei motivi che lo inducono a ritenere difficile fare a meno dei CPT o Centri di identificazione ed espulsione, dopo che lo stesso capogruppo del PD li aveva definiti un fallimento.Va anche sottolineato che se qualcuno vive l'aula come l'unico luogo di comunicazione diretta con i cittadini, rinunciando a frequentare i luoghi del confronto, del conflitto e anche del consenso in città, è facile che induca il pubblico a comportamenti che vanno oltre quanto consentito dal Regolamento comunale.Come presidente della Commissione Affari Istituzionali, inoltre, informo che il lavoro di revisione del Regolamento comunale è da mesi all'ordine dei lavori delle sedute di Commissione, durante le quali nessun consigliere ha espresso valutazioni sullo svolgimento delle sedute di Consiglio che ne mettessero in dubbio l'agibilità e le garanzie democratiche.Ricordiamo infine che l'autonomia del Consiglio così come la creazione dell'istituto del Presidente del Consiglio a tutela dello stesso, derivano da una precisa prescrizione di legge, nell'intento di bilanciare il potere derivante dall'elezione diretta del Sindaco».(fn)