Unificate in un unico atto le due mozioni per il riconoscimento a Dante Alighieri

La commissione cultura, presieduta da Dario Nardella, ha approvato stamani, il testo unificato delle due mozioni presentate dai consiglieri Enrico Bosi e Massimo Pieri (FI-Pdl) che invita il sindaco «a procedere alla pubblica riabilitazione di Dante Alighieri con la formale revoca della condanna» ed «a considerare l'eventualità di conferire in quella occasione il Fiorino d'oro o altra onoreficenza alla memoria del Sommo Poeta».Il documento è passato con un solo voto contrario, quello del consigliere Domenico Valentino (Verdi).«Questa decisione – ha sottolineato il presidente Nardella - permette di unire la proposta di cancellazione del bando dell'esilio con quella di realizzare un evento pubblico di grande rilievo collegato ad un riconoscimento da parte del sindaco di Firenze, con un atto simbolico di grande rilevanza civica».«Il bando dell'esilio – hanno ricordato Bosi e Pieri – non è mai stato revocato e questa, fatta eccezione per il "processo di Dante" nella basilica di San Francesco ad Arezzo in occasione dell'ottavo centenario della nascita, è la prima iniziativa per la piena riabilitazione del grande poeta, cui tanto deve la nostra città.Lo strappo inoltre tra la patria e la famiglia del poeta non fu mai ricucito e Dante visse gli ultimi anni della sua vita, prima a Verona, dal 1312 al 1318 e poi a Ravenna dove morì nel 1321. I figli di Dante si stabilirono a Verona continuando la sua discendenza fino all'attuale conte Pieralvise Serego Alighieri, figlio del conte Dante e attento custode delle tradizioni dantesche in qualità di presidente ed esponente di varie società dedicate».«Il conferimento di un'onorificenza alla memoria di Dante Alighieri – hanno commentato Bosi e Pieri - è un gesto con il quale Firenze si mostra finalmente riconoscente verso il suo illustre concittadino, adoperandosi per la sua completa riabilitazione con un gesto che gli renda il dovuto onore e gli restituisca la piena dignità ed il rango di fiorentino eccellente».Alla mozione ed al conferimento del Fiorino d'oro dovrebbe poi far seguito un percorso di collaborazione con le amministrazioni di Ravenna e Verona per la promozione di una serie di eventi in onore di Dante. (fn)Questo il testo unificato:MOZIONEOggetto: invitano il Sindaco a promuovere una piena riabilitazione pubblica di Dante Alighieri revocandone formalmente la condanna inflitta nel 1302Proponenti: Massimo Pieri, Enrico BosiI sottoscritti Consiglieri Comunali,ricordato che il sommo poeta Dante Alighieri, a cui Firenze ha dato i nobili natali, è stato esiliato dalla sua città nell'anno 1302 iniziando un doloroso pellegrinaggio tra varie località dell'Italia del Centro-Nord che si è concluso solo con la morte avvenuta nel 1321 a Ravenna;preso atto dell'esigenza che emerge dalla sua grandiosa opera di denunciare le motivazioni che lo hanno ingiustamente portato all'esilio con l'auspicio della nascita di una società ordinata giusta e pacifica condotta da un' illuminata guida spirituale e politica;considerato che a distanza di 687 anni dalla morte, non è stata assunta alcuna iniziativa finalizzata ad ottenere una piena e formale riabilitazione della figura del grande poeta ed a revocare il suo esilio, nonostante nel 1966 sia stato indetto un accademico "processo di Dante", a cui partecipò anche Piero Bargellini, che, a fronte di una copiosa documentazione storico letteraria, si sarebbe concluso con una sentenza di assoluzione nella basilica di San Francesco in Arezzo;ritenuto che la città di Firenze, riconoscente per l'immensa opera lasciata ai posteri debba al suo insigne concittadino una completa riabilitazione a fronte dei gravi torti subitiINVITANO IL SINDACOA revocare formalmente il bando con cui Dante Alighieri venne cacciato da Firenze nel marzo del 1302, condanna emessa in contumacia che, a causa del mancato rientro in città per discolparsi delle accuse, fu commutata in sentenza di condanna all'esecuzione della pena capitale;A promuovere una piena riabilitazione pubblica del grande poeta con un'iniziativa di grande rilievo culturale che dia lustro a Firenze coinvolgendo anche la città di Ravenna dove Dante morì esule;A coinvolgere in detto evento il discendente riconosciuto di Dante Alighieri, Pieralvise Serego Alighieri, anche in virtù del suo ruolo di attento promotore di attività culturali;A considerare l'eventualità di conferire in quella occasione il fiorino d'oro o altra onoreficenza alla memoria del Sommo Poeta