La crisi nel Mediterraneo e le politiche europee al centro di un convegno giovedì e venerdì nel salone dei Duecento di Palazzo Vecchio

Ripensare il Mediterraneo come luogo strategico delle politiche europee e crocevia culturale e politico del nostro tempo. E' questo uno dei temi che saranno affrontati durante il convegno che si svolgerà giovedì e venerdì nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio "Ripensare il Mediterraneo, un compito dell'Europa" e che vedrà gli interventi di politici, docenti, rappresentanti di enti e istituzioni."Si tratta di un grande appuntamento – ha spiegato il presidente della commissione cultura Dario Nardella - che riconferma il ruolo di Firenze come città protagonista del dialogo euro-mediterraneo per la pace e lo sviluppo della cultura della democrazia. Il convegno di giovedì e venerdì prossimi grazie alla contestuale presenza di esponenti della politica e della cultura italiani e di altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo sarà un'occasione concreta per far ripartire una vera politica europea per lo sviluppo pacifico di un'area che ancora oggi vive una crisi preoccupante. Non avremmo molto tempo – ha proseguito Nardella - e molte altre opportunità per invertire la tendenza di disgregazione che punta ad esasperare le tensioni religiose e politiche nel mondo"."E' significativo che si parli di Mediterraneo a Firenze – ha evidenziato il parlamentare europeo Lapo Pistelli-: quest'anno si celebra il cinquantesimo anniversario del primo Colloquio Mediterraneo voluto da La Pira. Oggi il Mediterraneo è sempre più il luogo fondamentale per capire le sfide politiche, economiche e culturali che attendono l'Italia e l'Europa. Il Mediterraneo è la principale zona di smistamento dell'immigrazione clandestina, vi annegano centinaia di migranti ogni anno, vi transitano le nuove minacce del terrorismo internazionale. Allo stesso tempo il Mediterraneo bagna le coste di 23 Paesi con una popolazione di circa 430 milioni di persone; su una superficie che rappresenta meno dell'1% delle acque del pianeta passa il 15% dei traffici marittimi globali. Il Mediterraneo ha le potenzialità – ha aggiunto ancora Pistelli - per diventare un grande hub mondiale nei servizi, nei trasporti, nelle rotte dell'energia. nella difesa dell'ambiente"."C'è una presa d'atto dalla fine della guerra fredda a oggi – ha evidenziato il professor Leonardo Paggi dell'Università di Modena e Reggio - e cioè che il Mediterraneo rappresenti il teatro decisivo per le sorti della guerra e della pace nel mondo. E' inoltre sotto gli occhi di tutti che il Mediterraneo sia entrato a far parte dell'Europa ridisegnando la sua agenda politica".Durante la due giorni del convegno verranno affrontate diverse tematiche da "Le radici cristiane dell'Europa" a "Politiche di potenza e modelli di modernità nel Mediterraneo di oggi", "L'Italia e il Mediterraneo", "L'islam e la democrazia". Molti gli interventi di personalità politiche e culturali, tra le quali: il sindaco del comune di Firenze Leonardo Domenici, i parlamentari europei Luciana Castellina, Pasqualina Napoletano e Lapo Pistelli, il professor Luciano Canfora dell'Università di Bari, il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, Mustafa Barghouthi del consiglio legislativo palestinese, l'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Giovanni Gozzini, Khaled Fouad Allam dell'Univeristà di Trieste, la giornalista Giuliana Sgrena. (uc)