Bosi e Castelli (Fi–Pdl): "Sgomberare al più presto dai clandestini l'ex Istituto Agrario di via Pergolesi"

"Sgomberare al più presto dai clandestini l'ex Istituto Agrario di via Pergolesi". E' quanto chiedono il consigliere comunale Enrico Bosi (Fi-Pdl) e il coordinatore del Quartiere 1 di Forza Italia-Pdl Giampaolo Castelli, assieme al comitato di via Pergolesi."Risulta – spiegano Bosi e Castelli – che dall'ottobre 2007 un edificio pubblico di via Pergolesi, un tempo sede dell'Istituto Agrario di zona, è stato occupato abusivamente da un numeroso gruppo di somali stimato in circa 200-250 persone. L'edificio, di proprietà dell'Inpdap e in gestione alla Romeo Gestioni Spa, era già stato occupato abusivamente il 2 dicembre 2001 da parte di circa quindici nuclei familiari extracomunitari, poi sgomberati nel 2004 a seguito delle ripetute denunce degli abitanti dei palazzi adiacenti, delle pessime condizioni igienico-sanitarie dell'immobile e dei suoi occupanti e dell'interrogazione presentata da un parlamentare fiorentino. Nel periodo 2001/2005 si verificarono, come accertato dalle competenti autorità, principi di incendio e blackout nell'erogazione dell'energia elettrica agli edifici situati in linea con lo stabile occupato per la manomissione di una centralina. Gli interni dell'edificio furono modificati dagli occupanti con l'abbattimento di strutture interne e la completa distruzione dei servizi sanitari che a tuttoggi mancano"."Con la nuova occupazione abusiva – aggiungono Bosi e Castelli – le condizioni dello stabile, già pessime, si sono ulteriormente aggravate anche per l'elevato numero degli occupanti, i ripetuti lavori edili compiuti e l'utilizzo improprio delle strutture. Nell'immobile si sono registrati casi di infezione e anche la morte per Tbc del loro coordinatore. Gli abitanti del quartiere hanno più volte denunciato che la mancanza di servizi igienici e l'intasamento degli scarichi esistenti hanno obbligato gli occupanti ad adibire i locali della palestra a fossa biologica; mancano inoltre l'acqua corrente che viene attinta dall'allacciamento esterno all'edificio, mentre un generatore procura la corrente elettrica. A causa dell'uso improprio di bombole del gas per l'alimentazione di fornellini i vigili del fuoco, con grave rischio della propria incolumità, hanno spento un principio d'incendio provocato dallo scoppio di una delle bombole; gli stessi vigili del fuoco sono poi intervenuti per abbattere parti pericolanti dell'edificio. Le condizioni pessime igieniche all'interno ed esterno dell'edificio hanno determinato gli abitanti della zona ad inviare un esposto alla Asl per il forte pericolo di epidemie e di patologie pericolose quali tubercolosi e meningite. Si è inoltre registrato un aumento dei furti e dello spaccio di stupefacenti.A tuttoggi le autorità locali non sono mai intervenute nonostante i ripetuti solleciti dei cittadini e due interrogazioni consiliari al sindaco; anzi si sono avute dichiarazioni alla stampa dell'assessore comunale Lucia De Siervo che paradossalmente ha sollecitato gli organi competenti a predisporre senza indugi l'allacciamento delle utenze, come se la situazione all'interno dell'edificio fosse regolare"."Forza Italia – concludono Bosi e Castelli – ritiene necessario tutelare gli abitanti di quella zona di Firenze che hanno diritto a vedere garantiti i propri bisogni primari, tra i quali la tutela e la difesa della propria abitazione da situazioni di pericolo e degrado.La vicenda di via Pergolesi come quelle che si registrano in altre parti della città sono la prova evidente che il Comune di Firenze tollera abusivismo, criminalità e situazioni di degrado a spese dei fiorentini. La contrarietà all'apertura dei Cpt è la riprova della deriva ideologica che sorregge la maggioranza politica di questa regione. Alle proposte di adozione di misure contro la clandestinità e le gravi problematiche ad essa connesse la sinistra risponde sempre con un "niet"".(fd)